La truffa dei social networks

E perche' mentono spudoratamente.

Ho evitato di commentare sulla causa in corso fra Twitter ed Elon Musk riguardo il fatto che, Musk, non desideri piu' comprare Twitter come da contratto. Onestamente, credo che Musk perdera', in malomodo pure e sara' costretto a comprare Twitter, oppure a risarcirne gli azionisti con un bel gruzzolo ben maggiore di 1 miliardo di dollari.

Ma non e' per commentare sulla causa in se che ho deciso di scriverne.

Stavo riflettendo da parecchio tempo sul modo nel quale, i grandi social networks, fanno soldi. Piu' rifletto sul "come" e piu' mi trovo d'accordo con chi sostiene che, sostanzialmente, I grandi social networks sono opachi ed autoreferenziali nel raccontare lo stato del loro business ad organismi come la SEC americana.

A Musk piace il fuoco

Piu' guardo la saga dell'acquisto di Twitter, piu' ho l'impressione che Twitter stesso, come anche Facebook, instagram e chi piu' ne ha, piu' ne metta valgano, a livello di asset, molto, molto meno di quanto dichiarano (e di quanto la borsa li valuta). Citando Loweel:

In ogni caso, anche se Elon Musk e' (mio giudizio personale) un cialtrone, conoscere il valore degli asset di un'azienda prima di comprarla e' un diritto del compratore. Credo sia una cosa consolidata, sia nei meccanismi di mercato che nella giurisprudenza.

Il che avrebbe un senso, se non fosse che, a quanto si sa, Musk ha deciso di comprare Twitter "as is", cioe' rinunciando al diritto a qualsiasi due diligence prima di firmare il contratto. Ora, non sono un esperto in acquisizioni, ma da quello che si puo' leggere, la due diligence dovrebbe essere fatta prima di mettere la crocetta sul contratto di acquisto, non dopo. Questo significa che, a meno di grosse sorprese, Musk verra' obbligato ad acquistare Twitter, oppure dovra' trovare un accordo su un risarcimento agli azionisti per dirimere la questione.

Concordo pienamente su una cosa, che potrebbe avere senso: Musk potrebbe effettivamente stare sfruttando l'occasione di questa causa, per costringere Twitter ad uscire dal suo nascondiglio di bugie, per conoscere davvero lo stato di salute dell'azienda. In questo, potrebbe essere una mossa azzeccata.

Ma c'e' un punto che mi ha fatto riflettere per molto tempo ed e', sempre citando:

Ma chi lo dice che Facebook ha due miliardi e rotti di utenti? Facebook?
-- Loweel

Ecco, e' qui che iniziano davvero i miei dubbi. Dato che i grandi social network (come anche varie startup), spacciano per verita' quello che preferiscono (d'altronde, le aziende stesse danno agli organi competenti la definizione di cio' che e' vero), siamo sicuri che, per quanto riguarda i social network, sia solo il numero di utenti ad essere gonfiato? Come Twitter riporta che meno del cinque percento degli utenti monetizzabili giornalieri sono bot, chi ci dice che anche i click, o le visualizzazioni degli AD non siano frutto di numeri immaginifici?

Se io azienda, voglio fare una campagna pubblicitaria su facebook, alla fine dovro' pagare un determinato ammontare. Chi conosce il criterio di valutazione secondo il quale l'utente X ha visto il mio AD? E per quanto riguarda i click sugli AD stessi? Siamo sicuri buona parte delle revenue dei grandi social network non siano generate da bot artificialmente? Sara' complottistico dirlo, ma per come si presentano queste aziende agli enti regolatori e per come supercazzolano sui loro numeri, non sarei davvero sorpreso se questa fosse una possiblita' concreta.

Alla fine, nessuno ha la piu' pallida idea di quale sia la verita', dato che la definizione di verita', la forniscono le aziende stesse.

Praticamente tutte le grandi aziende tecnologiche stanno guardando al mondo dell'advertisement come prossima espansione del proprio business (AD in Windows 11 anyone?) e lo fanno perche' si tratta di un mondo nel quale possono cucinare numeri a piacere, non sono tenute a dire tutta la verita', dato che le grandi aziende stesse definiscono metodi, numeri e report.

Non vi e' uno standard che definisca il valore di un business basato sull'advertisement, non vi sono standard per calcolare cose come engagement, numero di utenti, visualizzazioni di AD eccetera. E' tutto talmente opaco che i grandi social, come anche tutte le aziende che vendono servizi, ci si stanno buttando, data la facilita' che hanno nel preparare la loro verita', alla quale saremo obbligati a credere, visto che sono le aziende stesse a definirla.

Di sicuro, se scoppiasse uno "scandalo advertisement", la silicon valley piangerebbe di brutto e la fiducia nei grandi colossi tecnologici che dipendono da esso crollerebbe (Facebook, Twitter, Google). Sarebbe un bello scossone e magari, si tornerebbe ad idee come i micropagamenti per usufruire di servizi e contenuti.

Succedera'? Dipendera', in parte, da quello che emergera' da questo processo. Sicuramente se si dovesse aprire la scatola di pandora, poi a valanga verrebbero coinvolte anche tutte le altre aziende che fanno miliardi su miliardi vendendo i dati dei propri utenti.

Staremo a vedere. Ma ammetto che anche se mi sta sulle balle Musk, in questo caso un po' faccio il tifo per lui.

Potrebbe essere la volta buona per far sgonfiare questi colossi che non producono alcun valore.