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Le intelligenze artificiali da un po' di anni sono in grado di produrre opere d'arte convincenti, direi tutte quelle che ci riescono hanno dovuto sottoporsi a cicli di addestramento che le hanno fatto apprendere stili e tecniche da artisti umani. Esiste un certo numero di persone che contestano tale addestramento, equiparandolo a furto: i programmi generano opere "copiando" lavori pregressi e i gestori di tali programmi non ricompensano gli autori delle opere per il servizio offerto.
Personalmente ritengo che tale conflitto sia tutto interno al capitalismo stesso e non mi riguardi: ho sempre auspicato, se non una abolizione, una riforma radicale delle leggi sul diritto di copia (che dovrebbe avere una durata dell'ordine di anni a partire dal momento di pubblicazione dell'opera e comunque scadere con la morte dell'autore), l'intero concetto di "proprietà intellettuale" mi pare il contrario di ciò che la cultura dovrebbe avere come scopo e l'equiparare la copia di un opera non può in nessuna maniera equipararsi al furto (persino i paesi liberali non lo fanno, che io sappia).
Per lo stesso motivo mi sembra che, se le ditte che hanno in mano questi programmi otterranno pieno diritto di addestrare i loro programmi con opere proprietarie, lo faranno a loro vantaggio, non certo del popolo: non sono ingenuo fino a questo punto¹.
Ciao!
C.
¹ lo potranno fare loro, ma noi riceveremmo solo multe, se ci va bene
#IA