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Ieri l'altro, nel mio feed, e' apparsa la notizia che, in giro per l'Europa, sempre piu' locali hanno deciso di vietare l'uso dei telefoni cellulari all'interno delle loro venue, durante eventi speciali o meno. La cosa mi ha sorpreso parecchio, non sapevo che questo fenomeno fosse in corso in Europa, ma soprattutto, perche' arrivare ad un ban significa una sola cosa: le persone, in particolare i "nuovi giovani", non andavano piu' nei locali per divertirsi, per vivere una qualche esperienza (un concerto, un'esibizione o il semplice fatto di sapere che quel locale specifico serve la miglior birra della citta'), o anche solo per il piacere di parlare con qualcuno.
Un divieto cosi' generalizzato, significa che le persone, in quei locali, ci andavano solo ed esclusivamente perche' era "cool" esserci. Il divertimento, l'esperienza, passava totalmente in secondo piano, come testimoniano, ahime', tutte le immagini di concerti ed esibizioni dove si vedono ragazzi piu' impegnati a fotografarsi, o a fare streaming dell'evento con i loro cellulari alzati, piuttosto che godersi il momento.
E' l'equivalente della gente che va nei ristoranti chic per fotografare l'orata che stanno mangiando, o meglio, che sbocconcellano ignorando completamente l'esperienza di mangiarsela, l'orata. L'importante era far vedere che il giorno X, all'ora Y, "io ero al ristorante sumacapra campai, a Cazzago di Merdolo, ecco vedete? Sto mangiando la loro famosa orata. di che cosa sa? Non lo so, mica sono qui per godermi il pasto". Entrare "in un ristorante senza avere appetito", espressione che calza a pennello.
Il fatto di prendere gli amici, andare in una balera, locale o quelche e', per il solo gusto di fare una bella esperienza, sbevazzando e divertendosi, non tocca piu', questa generazione di ragazzi. Pare quasi che avere un bel ricordo sia brutto e sia piu' importante, in quel momento, riprendere tutto per avere si un ricordo indelebile, ma vuoto, dato che non si saranno goduti minimamente il momento.
Pare una coincidenza che questa specifica notizia arrivi dopo un post che ho letto, riguardo le "nuove generazioni", dove vengono definite "gli inappetenti della vita".
Credevo il post fosse un po' iperbolico, poi pero', leggendo la notizia specifica ed anche osservando i giovanotti fuori, mi sono reso conto che e' davvero cosi'. Noto la generazione di mia figlia, che ora ha vent'anni, priva di qualunque appetito, curiosita' o stimolo. lei e' definitivamente parte dei "nativi digitali", ma la cosa sconcertante e che pare evidente e' che non hanno idea di cosa significhi divertirsi.
Sono apatici ed insoddisfatti, ma non quella insoddisfazione da "voglio di piu'", ma l'insoddisfazione da "non so cosa voglio e non voglio neanche provare a cercarlo". Giocano a pretendere di divertirsi, dove tutto si deve trasformare in una competizione inutile per "far vedere che", dato che non sono in grado di godersela, un'esperienza. Non apprezzano nessun momento della loro giornata, cosi' rinchiusi nel loro mondo digitale fatto di foto, filtri e falsita', tant'e' che quando siamo insieme, le chiedo di evitare di fotografare il cibo e di godersi la cena, lasciando da parte il suo mondo digitale fatto di illusioni e vuoto spinto.
Va da se che, queste generazioni, siano davvero inappetenti alla vita e alle esperienze, anche quando avrebbero le possibilita' economiche per farle, delle vere esperienze. Non gli interessa, costa fatica e non gli importa in generale, l'arricchirsi di qualcosa di nuovo o anche un aneddoto da poter raccontare in futuro.
Non sarei affatto sorpreso di scoprire che i nativi digitali hanno smesso di frequentare locali dove andavano, solo perche' questi hanno introdotto il divieto di usare il telefono all'interno. Per loro non conta l'esperienza, non conta il ricordo, non conta il divertimento. Conta solamente il poter dire di essere li', annunciandolo ai propri followers su Instagram e viaaaaaaa, a colpi di gelosia, guerre intestine insensate e commenti vuoti ai quali viene data importanza solo perche', questi ragazzi, hanno vite di un noioso imbarazzante dal quale non sanno come sfuggire.
L'avere locali che arrivano a questo punto, e' sintomo del fatto che la situazione sta peggiorando e che le generazioni che verranno, saranno ancora piu' inappetenti. A quando un divieto generazionale diretto all'ingresso? "Qui i nativi digitali non sono ammessi", "No millennials, No native digitals, No Z-Gens" e via di questo passo. Immagino un futuro dove, noi nostalgici del divertimento, i rifugeremo nei pochi locali rimasti, bevendo birra e ricordando i bei tempi che furono, mentre i giovani saranno la fuori.
Intenti a farsi un selfie.