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Civil War

Alex Garland porta ai giorni nostri Apocalypse Now?

Spoiler a seguire: Full Metal Jacket, Apocalypse Now, Civil War, Dredd: il giudice dell'apocalisse, Ex Machina, Night Crawler, Face Off

Ho visto il nuovo Dredd di Garland almeno due volte, un gioiellino nonostante i dissidi avuti nella produzione. È un titolo molto violento e temevo qualcosa di simile per Civil War. Ero quindi prevenuto perché se ammissibile in quel contesto post-apocalittico, l'avrei mal digerito in uno scenario in cui l'ironia drammatica riferita agli Stati Uniti di Trump è fin troppo evidente.

Ho scoperto con piacere che la vera violenza in Civil War è psicologica. Se alcuni personaggi seguono la discesa agli inferi di Night Crawler, la vicenda segue Apocalypse Now dove Kurtz è il presidente degli Stati Uniti in rovina e il suo tempio è Washington DC.

Giunto al suo terzo mandato grazie a un bagno di sangue, il presidente (Nick Offerman) produce insalate di parole in mondovisione senza contraddittorio e senza domande. Fargli le ultime domande prima che finisca giustiziato è l'obiettivo della fotogiornalista Lee (Kirsten Dunst) che raduna attorno a sé un party composto da giornalista attempato (Stephen McKinley), una simpatica canaglia (Mark Ruffalo), una fotografa novizia (Cailee Spaeny). Per la Reuters si avventurano nel cuore di tenebra americano fatto di razzismo e nuova normalità della guerra civile.

Ogni personaggio in questo Gioco di Ruolo percorre questo open world dal finale già scritto: le Forze Occidentali hanno quasi vinto la guerra ma questo scatena il nervosismo dell'avversario e apre la porta ai più bassi istinti genocidari.

La novizia Jessie idolatra Lee oltre ogni limite, è timorosa ma la sua esperienza di morte la fa scavallare dall'altra parte: diventa impermeabile al pericolo tanto da portare alla morte il suo idolo. Ci sono parallelismi con il finale di Night Crawler, la droga di entrambi è il brivido dell'avvicinarsi alla morte per non morire. La novizia è un lupo travestito d'agnello e porterà rovina a Lee perpetuandone il lavoro.

Non a caso la situazione precipita quando il giornalista attempato Sammy viene ucciso da un criminale di guerra che ha passato per le armi una intera cittadina. Muore la precauzione, muore la saggezza. Contemporaneamente, lo spirito di Lee la abbandona per entrare in Jessie, in una scena che ha quasi del paranormale o se vogliamo del Face Off di John Woo, in cui i due corpi sono vicini ma le identità scambiate.

Lee ha scoperto che il giornalismo è finito e la sua opera è stata vana nel momento in cui, dopo aver documentato gli orrori in giro per il mondo, tutte quelle ''cautionary tales'' non sono bastate a fermare l'orrore in casa propria.

Quando Lee viene uccisa, Jessie non si fa scrupoli a scattare la foto. Lee invece cancellerà subito la foto di Sammy in macchina, arrivato alla sua destinazione finale, la base delle Forze Occidentali al fronte. Altra differenza: Lee scatta in digitale, Jessie su pellicola. La sua foto non potrà essere cancellata. Jessie andrà fino in fondo, Jessie non segue la strada più semplice portandosi dietro un intero laboratorio di sviluppo portatile. La simpatica canaglia Joel che abborda Jessie è vittima di Jessie più del contrario.