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Tiglio ibrido
È una delle latifoglie che raggiunge le maggiori altezze. Questa pianta è un ibrido tra T. platyphyllos (a foglie grandi) e T. cordata (a foglie piccole); cresce vigorosamente e può vivere fino a 500 anni. I tigli sono, infatti, alberi longevi di cui si conoscono esemplari certamente secolari e di grandi dimensioni: il tiglio più antico, di cui si conosce con una certa sicurezza la data di piantagione, è quello di Macugnaga (NO), che si ritiene piantato nel XIII secolo.
Sebbene siano frequentemente piantati lungo i viali delle città, i tigli vengono infestati dagli afidi che si nutrono della linfa sulle foglie, provocando una caduta di melata vischiosa. Una fumaggine poi conferisce a questi residui un colore nerastro, macchiando i selciati. Per i viali, i giardini e i parchi T. petiolaris viene ormai preferito al tiglio ibrido essendo pili resistente agli attacchi degli afidi. Oltre che dagli afidi in questi ultimi anni i tigli sono sovente attaccati dal ragnetto rosso.
La filamentosa corteccia interna di questo tiglio era in passato adoperata per fare stuoie e cordami. In luglio i fiori forniscono nettare alle api da miele, in un periodo in cui il nettare dei più precoci "tigli nostrali" si è esaurito. Il legno di tiglio viene usato per lavori di intaglio per fabbricare strumenti musicali.
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Di forma decorativa, alto e longevo, il tiglio ibrido è assai familiare nei parchi e nei giardini.
All'inizio di luglio, i fiori giallo-verdastri e profumati producono abbondante nettare. I fiori pendono da una lunga brattea.
Albero alto che ramifica vicino al terreno; rami lunghi ed esili, arcuati in giù. Altezza: fino a 40 m.
La corteccia liscia si fessura invecchiando.
I frutti arrotondati e pendenti sono pubescenti e solo superficialmente
costoluti.
Le foglie sono larghe, lunghe 5-10 cm, con basi quasi dritte. Le pagine inferiori hanno peluria bianca o color camoscio agli angoli delle nervature. I germogli sono spesso sfumati di rosso.
Rosse galle simili ad artigli, causale da insetti, che si nutrono della linfa, si riscontrano spesso sulle foglie.
