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Platano
P. acerifolia è un albero a rapida crescita, ibrido fra P. occidentalis e P. orientalis. Tra i platani è il più coltivato nei parchi e, soprattutto, nelle alberature stradali. È uno dei pochi alberi in grado di sopravvivere nell'atmosfera inquinata della città. Purtroppo da alcuni anni i platani sono soggetti a forti attacchi di un insetto e di una crittogama, che possono provocare la morte di alberi adulti.
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La foglie lucide sono facilmente pulite dalla pioggia e l'albero si spoglia regolarmente della corteccia, il che gli consente di non rimanere soffocato da uno strato di fuliggine solforosa. È molto rustico e si adatta bene ai diversi tipi di terreno e a tutte le esposizioni: sopporta bene potature anche drastiche.
Il platano proviene dall'Asia occidentale e dai Balcani. P. orientalis è l'unico spontaneo in Italia, nella Sicilia orientale. Albero di notevoli dimensioni, può raggiungere i 500 anni di età. L'esistenza di esemplari vetusti non è quindi rara: Plinio parla di un platano, in Licia (Asia Minore), che avrebbe accolto nella cavità del suo tronco il console Licinio Muciano e 17 convitati. In Italia, esemplari vecchissimi, piantati all'inizio dell'800 per la nascita del figlio di Napoleone, sono quelli del "Viale del Re di Roma", ad Acqui. La specie P. occidentalis proviene dall'America settentrionale.
Il platano è un albero adatto alla città; vive su quasi tutti i suoli e sopporta sia l'inquinamento sia le potature intense.
Le foglie sono alterne, con cinque lobi e sono larghe circa 15 cm. I frutti globosi non cadono, ma rimangono sospesi sull'albero durante l'inverno;
questo è un vantaggio quando gli alberi sono piantati in città poiché i marciapiedi rimangono puliti.
I fiori femminili rossi crescono alle estremità dell'asse fiorale, anteriormente ai fiori maschili.
P. acerifolia è un ibrido naturale tra P. orientalis e P. occidentalis
Questo platano robusto e maestoso ha una chioma a cupola e grossi rami contorti. Altezza fino a 30 m.
La corteccia si stacca in grosse placche.
