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Acer saccharinum

Acero saccarino

Come la maggior parte delle piante del genere Acer, l'acero saccarino ha una linfa cosi ricca di zucchero che, nell'America settentrionale, da dove ha origine, viene sfruttato commercialmente per produrre sia uno sciroppo sia zucchero raffinato. L'albero può essere inciso ogni anno, se cresce in condizioni favorevoli, per esempio, sui suoli profondi e umidi delle paludi e in riva ai fiumi.

Alcune incisioni vengono praticate sulla corteccia a febbraio, e vi vengono inseriti tubi di raccolta. La linfa è estratta quotidianamente per circa sei settimane, dopodiché la concentrazione di zucchero cala e la raccolta si fa poco vantaggiosa. La linfa poi viene concentrata mediante bollitura e trasformata in sciroppo d'acero e venduta come tale o trasformata in zucchero mediante raffinazione. Poiché contiene alcune sostanze aromatiche, lo sciroppo e lo zucchero hanno un sapore assai tipico. L'acero saccarino era la principale fonte di zucchero dei primi coloni dell'America settentrionale.

In Italia, l'albero produce poco zucchero, ma cresce bene come albero ornamentale, se piantato in luoghi adatti. Uno svantaggio sta nel fatto che i suoi rametti sono fragili e vengono facilmente strappati dal vento. Ma, in zone non molto ventilate, si può ammirare la tonalità argentea della pagina inferiore delle foglie.

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Il bellissimo acero saccarino, originario delle regioni orientali del Nord America, viene piantato nei parchi e nelle strade.

I fiori rosso-verdastro o rosso scuro, sbocciano sui germogli, in marzo, prima delle foglie.

Gli esili rami dell'acero saccarino crescono verso l'alto e, aprendosi vicino alla sommitĂ , danno all'albero un portamento espanso.

Altezza: fino a 30 m.

Le foglie sono opposte e hanno cinque lobi molto marcati, con grandi denti irregolari. Le pagine inferiori sono argentee.

I frutti appaiati sono uniti e hanno ali ritorte.

In autunno, le foglie diventano di colore giallo delicato, e talvolta rosso brillante la corteccia grigio-bruna con l'etĂ  si desquama