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Hippophae rhamnoides

Olivello spinoso

Pianta rustica, che prospera spontaneamente in terreni poveri e mobili, l'olivello spinoso si propaga naturalmente per polloni radicali e stabilizza il terreno con le sue radici forti e profonde. Come altri alberi pionieri, ha bisogno di molta luce e di molto spazio per crescere, e ha la capacità, grazie alla simbiosi tra le sue radici e alcuni microrganismi, di trarre azoto dall'aria e di "fissarlo" nel terreno in una forma disponibile per le altre piante. Ma queste caratteristiche si sono anche rivelate negative per l'albero, perché, appena ha creato un suolo stabile e fertile, gli alberi di maggiori dimensioni e più esigenti crescono togliendogli la luce e lo spazio di cui ha bisogno. È perciò un arbusto prezioso per il consolidamento e il rivestimento di terreni denudati, purché non troppo compatti.

Il nome generico Hippophae deriva da parole greche e significa "per schiarire il cavallo", e ciò spiega l'usanza, in passato, di usare il succo delle drupe per conferire ai mantelli dei cavalli una particolare lucentezza.

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Oltre a questo uso particolare, i frutti sono molto apprezzati anche oggi, perché ricchi di vitamina C. Vengono usati anche per la preparazione di marmellate e gelatine, dal gusto acidulo. Vengono pure conservati sotto aceto come i cetrioli o le cipolline.

L'olivello spinoso può essere adoperato come pianta ornamentale per le sue belle drupe e per il fogliame.

Le foglie, simili a quelle di alcuni salici, sono lunghe circa 7,5 cm; subsessili, pendono dai rametti spinosi. Sono alterne e intere, verde scuro sulla pagina superiore e con tomento argenteo sotto. Le drupe arancione, di sapore acidulo, rimangono sulla pianta tutto l'inverno.

In zone battute dal vento questo arbusto spinoso rimane talvolta prostrato.

Può diventare un piccolo albero robusto nei luoghi più riparati. Altezza: fino a 1.5-2,5 m.