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Ciliegio giapponese
I fiori rosa e bianchi che ricoprono i rami del ciliegio giapponese ravvivano in primavera molte vie residenziali. Esistono moltissime varietà di fiori, di profumi e di colori autunnali e primaverili delle foglie, ma si tratta quasi sempre di varietà di un unico albero, il ciliegio giapponese.
Si pensa che l'albero sia originario della Cina, e che sia stato importato e coltivato ampiamente in innumerevoli forme in Giappone. I primi esemplari, introdotti in Europa, arrivarono dalla Cina nel 1822. Quasi sempre non si riproducono bene per seme, ma occorre ricorrere all'innesto a gemma o a marza, di solito, su una pianta da seme di ciliegio dolce.
Uno dei ciliegi giapponesi più belli è il 'Tai Haku', albero imponente e robusto che produce fiori singoli di un candore smagliante. Per decenni, quest'albero andò perduto nella sua terra di origine, ed era noto ai Giapponesi soltanto grazie ai dipinti. Venne scoperto dal capitano Collingwood Ingram, un esperto di ciliegi, il quale nel 1923 ne notò un esemplare in un giardino del Sussex. Ingram capì che si trattava di un albero raro, e in una visita in Giappone lo identificò come 'Tai Haku', considerato una specie da tempo perduta. Poi reintrodusse quest'albero nel suo Paese di origine.
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Il ciliegio giapponese fu il primo ciliegio da fiore, proveniente dall'Oriente, a essere piantato nei giardini europei.
Questo piccolo albero con rami distesi è spesso innestato.
Altezza: fino a 3-4,5 m.
In autunno, le foglie diventano rosa dorate.
In alcune cultivar diventano rosse.
Le grandi foglie hanno molti denti ruvidi e una base cuneiforme.
Hanno inoltre un aspetto liscio e lucido.
1 fiori bianchi o sfumati di rosa si schiudono in aprile o in maggio.
Il ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula) stacca dai ciliegi le gemme a fiore.
La corteccia bruna è circondata da anelli.
Ciliegi da fiore
Per più di 1.000 anni i ciliegi da fiore sono stati coltivati in Giappone, ma soltanto negli ultimi due secoli sono stati introdotti in Italia. Oggi sono alberi ornamentali molto diffusi, grazie alla loro adattabilità. È opportuno evitare di trapiantarli quando sono adulti, perché il portinnesto usato nel nostro Paese, il ciliegio dolce selvatico, non sopporta tagli alle grosse radici. I ciliegi hanno diverse forme e dimensioni, e un'ampia gamma di colori: bianco puro, rosa, rosa cupo o persino, occasionalmente, giallo-zolfo. In autunno, sfoggiano altre vive colorazioni, in quanto le loro foglie diventano dorate o cremisi. In inverno, la corteccia è rosso intenso e lucente. L'albero fiorisce assai presto; le foglie, che stanno spuntando, non nascondono i fiori ma, in taluni casi, formano uno sfondo bronzeo.
'Tai Haku'
Prunus serrulata
I fiori, solitari, bianco puro, sono i più grandi di quelli d'ogni altro ciliegio da fiore.
'Longipes'
Prunus serrulata
I grandi fiori doppi bianco puro sbocciano più tardi di quelli della maggior parte dei ciliegi giapponesi.
'Watereri'
Prunus padus
In primavera, questa varietà di pado genera pannocchie pendule molto lunghe di fiori bianchi.
'Kanzan'
Prunus serrulata
Questa cultivar è la più diffusa fra tutti Ì ciliegi da fiore. I grandi fiori rosa scuro, semidoppi, appaiono raggruppati in infiorescenze.
'Chea'; 'Weeping'
Prunus serrulata
Quest'albero innestato ha rami penduli, che toccano quasi il terreno. I fiori grossi, rosa brillante, fioriscono precocemente.
'Amanogawa'
Prunus serrulata
Questa cultivar è un albero di forma slanciata, colonnare con rami assurgenti. La sua forma lo rende adatto per piccoli giardini.
'Amanogawa'
Prunus serrulata
I fiori semidoppi sono larghi 4-5 cm, e di colore rosa chiaro. I peduncoli fiorali sono lunghi. Questa cultivar produce abbondanti fiori profumati.
'Plena'
Prunus avium
Questa varietà di ciliegio dolce produce gruppi di fiori bianchi e doppi su lunghi peduncoli, che crescono su rami espansi.
