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Susino
Con la denominazione di P. domestica vengono compresi i gruppi delle susine europee (P. domestica subsp. domestica) e delle susine siriache (P. domestica subsp. insititia). Il susino si è originato, con ogni probabilità, da un incrocio avvenuto naturalmente tra prugnolo e mirabolano.
Il susino europeo, originario dell'Asia occidentale e dell'Europa orientale, è naturalizzato in Italia. Da esso l'uomo ha selezionato molte varietà come 'Regina Claudia', 'Gocce d'oro', ecc. Il gruppo delle susine siriache comprende: 'Mirabelle', 'Sangiuliane', 'Damaschine', il cui nome deriva dalla città di Damasco, in Siria, dove, secondo la tradizione, fu per la prima volta coltivato l'albero.
Il susino viene coltivato nei frutteti e lo si trova a volte isolato, accanto a case e fattorie. Diversamente dalla maggior parte degli alberi da frutto, il susino non ha bisogno di esser potato per produrre ogni anno un buon raccolto. Il suo frutto può essere bollito, conservato sottovetro o trasformato in marmellata.
Il legno di tutti i Prunus ha un durame rossastro e un alburno bruno pallido; è duro e denso, lucidato dà buoni risultati. Per l'attraente contrasto cromatico fra durame e alburno, il legno viene usato per lavorazioni al tornio e in ebanisteria.
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Il susino, coltivalo per i frutti che maturano in luglio-agosto, è presente spontaneizzato nelle macchie e nei boschi.
I fiori bianchi, che sbocciano in aprile-maggio, sono impollinati da insetti.
Le foglie sono alterne e tomentose su entrambe le pagine.
Il frutto piccolo, rotondo e purpureo ha una pruina cerosa.
Prugne e 'Regina Claudia' hanno frutti più grandi delle 'Damaschine', ma tutte sono varietà derivate da P. domestica.
Il susino è un piccolo albero.
Altezza: non supera i 6-7,5 m.
La liscia corteccia bruna diventa scabra con l'età.