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Olmo montano
Questo albero è frequente in Italia sulle Alpi e sugli Appennini settentrionale e centrale. Assai rustico, preferisce suoli freschi e fertili, ma si adatta anche a terreni calcarei o silicei e tollera l'inquinamento dell'aria. Differisce dagli altri olmi anche per il fatto che si propaga per seme e non per polloni generati dalle radici dell'albero genitore. Tale mezzo di propagazione ha conferito all'olmo montano maggiore resistenza alla grafiosi.
I rametti dell'albero sono molto flessibili e, trasformati in frustini, pare portassero fortuna ai cavalieri che ne facevano uso. Il legno dell'olmo montano è meno pregiato di quello dell'olmo campestre, ma trova per lo più le medesime utilizzazioni. Il durame è bruno-rossastro, con qualche venatura verde, l'alburno è giallo. Il legno di olmo è molto duro e viene utilizzato in diversi modi. E durevole anche se costantemente immerso nell'acqua; perciò lo si usava, in passato, per le tubature sotterranee dell'acqua, che venivano ottenute svuotando interi tronchi con una trivella.
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Oggi, l'olmo è usato per le chiglie dei battelli, per i frangiflutti e per altri lavori portuali. Essendo quasi impossibile romperlo, l'olmo era considerato il legno ideale per la fabbricazione di sedie e di mozzi di ruote di legno, che debbono subire forti sollecitazioni.
L'olmo montano si trova un po' ovunque sulle Alpi e sugli Appennini settentrionale e centrale, fino ai 1.500 m
Le foglie sono alterne, lunghe fino a 15 cm. tomentose su entrambe le pagine. Il margine è doppiamente dentato e l'apice è lungo e acuminato.
La base è asimmetrica e talvolta copre il corto e robusto picciolo. Le samare cadono in luglio.
Il grande seme è situato al centro del frutto. [Grandezza naturale]
L'olmo montano ha chioma ampia.
Altezza: solo fino a 30 m.
Le foglie, in autunno, diventano di un bel giallo caratteristico.
I fiori purpurei si schiudono prima delle foglie.
La corteccia, liscia con rare fenditure, diventa grigia
