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Flora d'Italia.
Faggio
Il faggio è uno dei nostri più importanti alberi forestali sulle Alpi, dove però esistono anche estesi boschi di conifere nelle zone oltre le faggete, ma soprattutto sugli Appennini, dove il faggio costituisce la formazione forestale che si spinge fino al limite della vegetazione arborea. Il portamento del faggio, in natura, è molto variabile: da albero maestoso, nelle formazioni ad alto fusto, ad arbusto basso e contorto sui crinali delle montagne spazzati dai venti.
Il faggio ha anche pregi ornamentali e può essere usato sia come pianta singola sia, specie in montagna, per la formazione di fitte siepi; infatti, può essere potato e rimane comunque denso. Cresce su suoli diversissimi e ne esistono molte varietà ornamentali.
il legno si piega e può essere tornito facilmente. È un materiale ideale per mobili. Ha grana fine, esente da nodi poiché i rami cadono presto lasciando il tronco pulito. È di colore rosso-brunastro con punti scuri e può essere lucidato. L'uso del legno di faggio per la produzione di vasi è ricordato da Virgilio nelle "Egloghe".
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I frutti, le faggiole, sono commestibili e ricchi di olio che, secondo alcuni autori, sarebbe inferiore, come qualità, solamente all'olio d'oliva.
Probabilmente non è mai stato prodotto per l'irregolarità con cui l'albero fruttifica e per le zone disagevoli in cui cresce.
Le faggete mature creano in alto una spessa volta sotto la cui ombra densa non crescono le piante del sottobosco.
Le foglie appaiono insieme ai fiori maschili, lungamente peduncolati, e a quelli femminili.
Il frutto (faggiola) ha quattro valve e due acheni. [Grandezza naturale]
Le foglie alterne, lucide su entrambe le pagine, hanno margini ondulati e 6-7 paia di nervature parallele.
Varietà ornamentali di faggio comprendono 'Fastigiata' a rami eretti, e 'Purpurea' con foglie rosso porpora.
Le foglie autunnali diventano inizialmente gialle quindi arancione o rosso-brune.
I vecchi alberi hanno una chioma massiccia e molto ramificata; i giovani alberi sono esili e di forma più conica.
Altezza: fino a 40 m.
La corteccia grigia e liscia può rompersi in squame.
