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Nocciolo di Costantinopoli
Il nocciolo di Costantinopoli è originario dell'Europa sud-orientale e dell'Asia occidentale. È stato introdotto nel resto dell'Europa nella metà del secolo XVII. Pur amando il clima temperato delle zone d'origine, questa pianta vive anche nelle fredde regioni dell'Europa settentrionale, dove però non fruttifica bene.
Il nocciolo di Costantinopoli viene piantato nei parchi e nei giardini soprattutto per il suo valore ornamentale. Non ha interesse per la produzione del frutto, che è di piccole dimensioni. Tende a produrre polloni verso la base, ma, quando questi e i rami inferiori vengono rimossi, può diventare imponente, più alto degli altri noccioli, e dotato di una bella chioma piramidale. Nell'Europa sud-orientale può raggiungere i 24 m di altezza.
Nei territori d'origine, è molto apprezzato per il legno, usato nell'arte del mobile. Non si deforma e ha una marezzatura attraente, simile a quella dell'acero. Altro nocciolo interessante sia come pianta ornamentale sia per la produzione dei frutti è il nocciolo di Dalmazia (C. maxima), originario dei Balcani, che produce frutti più larghi e più allungati di quelli del nocciolo nostrano. Ne esistono alcune varietà coltivate, tra cui 'Purpurea' a foglie rosse che, disposta a gruppi o isolata, crea bellissime macchie di colore.
A differenza di altri che hanno forma cespugliosa, questo nocciolo diventa un vero albero se non viene potato.
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I fiori compaiono all'inizio della primavera. Quelli femminili sono piccoli e rossi; quelli maschili sono amenti lunghi e gialli.
Quest'albero ha forma piramidale regolare, con rami quasi orizzontali. Altezza: fino a 20 m e oltre.
Le brattee che nascondono le nocciole hanno estremità appuntite
le foglie alterne e verde scuro, di forma molto regolare raggiungono la lunghezza di 12 cm; hanno denti grandi e piccoli.
Il picciolo fogliare è robusto, tomentoso e di colore rossastro.
La corteccia è più fessurata che nel nocciolo.
