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Salicone
Il salicone è assai noto nell'Europa settentrionale per i suoi dorati amenti maschili che vengono usati a scopo ornamentale e, la Domenica delle Palme, per decorare le chiese. Nelle nostre zone, questa usanza non è diffusa, essendo l'olivo la pianta tradizionale di questa ricorrenza. Gli amenti femminili sono meno appariscenti, ma la loro superficie liscia e serica ha fatto loro attribuire il nome popolare di "gattini". Sovente i rami raccolti per ornare le case non appartengono al vero salicone, bensì al suo stretto congenere S. cinerea o a uno dei numerosi ibridi naturali dovuti a incroci tra il salicone e altre specie.
Il salicone fiorisce presto e i suoi fiori forniscono alle api sia il polline sia il nettare. L'albero viene anche impollinato dal vento. Si riproduce facilmente per seme e colonizza terreni abbandonati, soprattutto in luoghi umidi, dove cresce bene nei tratti boschivi, cespugliosi e lungo le siepi.
La corteccia contiene tannino e, come quella di altri salici, anche la salicina, usata nell'industria farmaceutica. Il legno è molto tenero; l'alburno e bianco-giallastro e il durame marrone. Oggi poco usato, questo legno leggero era in passato adoperato per fabbricare mollette per il bucato, denti di forca e manici di accetta.
Il salicone è un albero largamente diffuso in Italia e colonizza rapidamente i terreni spogli.
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Piccolo albero o arbusto, molto ramificato.
Altezza: fino a 15 m.
Gli amenti maschili, grigi poi gialli all'impollinazione e quelli femminili, bianco-verdastri, crescono su alberi distinti.
(Grandezza naturale)
Le foglie sono alterne e brevemente acuminate; i margini hanno piccoli denti; le pagine superiori sono grigio-verdi, quelle inferiori lanuginose.
Gli amenti femminili si sviluppano in frutti inizialmente verdi, che poi liberano semi lanosi.
L'albero in inverno.
In corteccia, liscia e grigia fessurata alla base.