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Buxus sempervirens

Bosso

Il bosso è soprattutto familiare sia come fitta siepe sempreverde, sia come siepe che, per motivi ornamentali, viene sagomata nei modi pili diversi. È specie indigena, che si sviluppa prevalentemente su suoli calcarei; è diffusa nel sottobosco di formazioni forestali dal livello del mare alla zona montana. In passato, questi alberi raggiungevano dimensioni ragguardevoli, ma molti dei più belli sono stati abbattuti per il legname cosicché restano in vita soltanto gli esemplari meno vigorosi. Il legno del bosso è giallo, duro, ha un tessuto uniforme ed è talmente pesante che. quando è ancora verde, affonda nell'acqua. Essendo molto durevole e indeformabile, è stato per molto tempo usato per ricavarne i pezzi degli scacchi e fabbricare strumenti matematici. Le foglie e la corteccia contengono l'alcaloide bussina e un tempo erano usate come febbrifugo, in sostituzione del chinino; questo uso è ora abbandonato a causa della elevata tossicità del bosso.

Insieme con il tasso, il bosso è adoperato nei giardini all'italiana. La forma nana, 'Pumila', era in passato assai usata per le piccole siepi intorno alle aiole. Il bosso è tuttora ricercato come pianta da siepi; presso i vivai se ne trovano molte varietà, tra le quali segnaliamo 'Gold Tip', con foglie dalla punta gialla.

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Il bosso è largamente adoperalo nell'arte "topiaria", che modella le piante in torme ornamentali.

Le capsule contenenti i semi sono blu-verdi, con tre protuberanze: maturano e diventano marroni in settembre, liberando semi neri.

Questo piccolo albero rotondeggiante spesso non è che un cespuglio, sebbene possa raggiungere gli 11 m.

Le foglie sempreverdi, opposte e intere, sono lucide e verde scuro sulla pagina superiore, più chiare su quella inferiore, smarginate all'apice.

I fiori giallo-verdastri maschili e femminili.

che crescono insieme nello stesso racemo, all'ascella delle foglie,

fioriscono in marzo-aprile e sono impollinati da insetti

La corteccia è marrone chiaro, diventa poi grigia.