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II principale obiettivo nell'evoluzione, sia delle piante sia degli animali, è lo sviluppo di mezzi efficienti per la propagazione della specie. Le piante hanno raggiunto questo scopo anche mediante la produzione di frutti che contengono uno o più semi, i quali vengono poi dispersi dal vento o in altri modi. In molte piante il frutto, che viene comunemente chiamato — a volte impropriamente - bacca, assume una consistenza carnosa e colore rosso o nero con la maturazione, che attira l'attenzione di animali o uccelli.
Proprio la colorazione delle "bacche" che attrae gli animali ci fornisce, in autunno e in inverno, un facile mezzo per identificare vari tipi di piante. Infatti, se il rosso e il nero sono colori predominanti, l'esatta tonalità varia da pianta a pianta; ciò vale anche per la grandezza, per la forma e per la disposizione dei frutti.
Quasi tutti i frutti carnosi, ricchi di zuccheri, di amido e altre sostanze nutritizie vengono mangiati dagli animali selvatici. Alcuni frutti, come i pomi del sorbo degli uccellatori e gli arilli del tasso, vengono ingeriti interamente, ma i semi, che si trovano all'interno, hanno rivestimenti coriacei e resistono ai succhi digestivi, passando intatti attraverso il corpo di uccelli o animali. Altri, come le drupe del ciliegio, non vengono divorati interamente e gli uccelli scartano il nocciolo contenente il seme. I semi del vischio si attaccano al becco degli uccelli e questi li trasportano sui rami degli alberi dove poi si svilupperà l'intera pianta. Il seme di solito viene disperso a una certa distanza dalla pianta madre.
Come si formano i frutti
I frutti si formano nella parte femminile del fiore, l'ovario, dopo che gli ovuli sono stati fecondati. Tra i frutti carnosi, contenenti un solo seme, ricordiamo le drupe del ciliegio, del susino e del prugnolo. Mentre l'agrifoglio e il sambuco hanno un numero di semi esiguo, i pomi del sorbo montano e del sorbo degli uccellatori possono contenere molti semi e il frutto del corbezzolo ne ha sempre parecchi. Quello del gelso, poi, è un insieme di piccoli frutti uniti.
Poiché i frutti carnosi sono ricchi di zucchero e di amido, sono importanti per l'uomo e per gli animali selvatici. I frutti di molte piante hanno un posto in cucina, oltreché nell'armadietto dei medicinali e nell'industria. Molti, come quelli del sambuco, vengono usati per fare un liquore, mentre i frutti del prugnolo e del ginepro servono ad aromatizzare il gin. Con i frutti del susino, del biancospino e del sorbo degli uccellatori si possono fare conserve e marmellate.