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Gli alberi possono essere divisi in due gruppi - conifere e latifoglie - e solitamente è possibile distinguere i due gruppi anche soltanto dalla forma.
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Le conifere tendono ad avere forma più regolare delle latifoglie, in quanto da un tronco centrale diritto hanno origine rami secondo un disegno simmetrico. Le conifere producono coni, e quasi sempre hanno foglie aghiformi o somiglianti a piccole squame, molte delle quali rimangono sull'albero per l'intero arco dell'anno.
Per contrasto, le latifoglie che crescono in Italia sono in gran parte decidue, perdono cioè le larghe foglie piatte al sopraggiungere dell'autunno. In tale stagione, le foglie hanno concluso il lavoro per il quale sono specializzate, cioè l'assorbimento della massima quantità di luce in estate, al fine di contribuire alla produzione di nutrimento per l'albero. Le foglie sempreverdi di quasi tutte le conifere sono aghiformi.
I fiori femminili fecondati si sviluppano in coni che portano i semi. Le foglie delle latifoglie hanno superfici ampie per assorbire la luce il più efficientemente possibile. I fiori sono altamente specializzati; i frutti possono assumere l'aspetto di acheni, legumi, frutti carnosi, samare.
Diversità nelle forme
Picea pungens e molte altre conifere sviluppano ogni anno un nuovo verticillo di rami. Lo sviluppo annuale delle latifoglie, come Acer pseudoplatanus, dipende dall'andamento della stagione estiva.