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La vita in una faggeta

In primavera, il terreno delle faggete è spruzzato dei colori degli anemoni e delle scille, ma in piena estate il sottobosco è privo di colore, perché le fitte foglie dei faggi lasciano arrivare così poca luce che nel terreno sottostante le piante non sono stimolate a svilupparsi.

Nello stesso modo, le foglie intercettano la maggior parte dell'acqua piovana; questa resta sulle foglie ed evapora dopo l'acquazzone, non riesce cosi a cadere sul terreno. Ma il bosco ritenuto secco, provvede ugualmente al nutrimento dei funghi e dei piccoli mammiferi e uccelli che vi vivono.

Le ghiandaie sono tra gli uccelli che frequentano boschi di faggio per cercare le faggiole cadute dagli alberi.

I fiori di Scilla e di anemoni nei boschi spuntano prima che le foglie

di raggio siano completamente aperte, cioè quando c'è ancora luce

sufficiente per la crescita. Questi fiori continueranno a crescere

anche nell'ombra più fitta, mentre Neottia nidus-avis, che si nutre

di materia organica in decomposizione quali le foglie di faggio, può vivere anche del tutto senza luce. I funghi si nutrono allo stesso modo.

Le radici di faggio hanno bisogno di un terreno soffice ma fertile

in quanto si estendono lateralmente proprio sotto la superficie del terreno.

Il moscardino e lo scoiattolo grigio apprezzano gli acheni di faggio che trovano sul terreno.

Gli scoiattoli danneggiano queste piante rodendo l'alburno sotto la corteccia.

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