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Libocedrus decurrens

Libocedro

L'aroma di cedro del suo legno e l'odore soave che si sprigiona quando la resina viene bruciata hanno meritato a quest'albero il nome di Libocedrus, formato da due parole latine: libanus, "incenso", e cedrus, "cedro", sebbene non sia veramente un cedro, bensì un membro della famiglia dei cipressi.

Nella natia America settentrionale, dove cresce dall'Oregon centrale alla California meridionale, il legname del libocedro viene usato nell'edilizia, e anche per matite, staccionate e ringhiere. Nella pianta spontanea la sagoma non è di solito affusolata quanto quella dell'albero diffuso a scopo ornamentale.

In Europa, quest'albero è stato coltivato per scopi decorativi sin dal 1853; ha anche un certo interesse come pianta forestale. In Italia, è frequente nel settentrione, in particolare sui laghi.

Il fogliame del libocedro è anch'esso molto fragrante, e i semi, dotati di grosse ali, vengono trasportali dal vento a notevoli distanze. Il legno ha colore bruno-giallastro, con grana fine, ed è molto durevole. L'albero cresce bene su quasi tutti i tipi di suolo e in esposizioni diverse; tollera infatti l'ombra ma ha bisogno di più luce man mano che invecchia. Specie congeneri si trovano in Cina, e resti fossili sono stati rinvenuti in Europa e in Groenlandia.

In Italia, il libocedro è frequente nei parchi del settentrione, in cui spicca per la torma snella ed elegante.

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Le foglie verde brillante sono strettamente addossate ma con gli apici ripiegati verso l'esterno. I coni, lunghi 2.5 cm, sono ovali, con gli apici delle squame piegati in fuori.

Il fogliame fittamente appressato al tronco forma una colonna densa e stretta quando l'albero viene coltivato in parchi.

Altezza: fino a 35 m.

I fiori maschili e quelli femminili crescono sul medesimo individuo

I fiori maschili sono giallo-dorato; quelli femminili, verdi. Si sviluppano in coni marrone intenso.

La corteccia color cannella presenta fessurazioni.