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Tuia gigante
Gli indiani dell'America settentrionale usavano il legno della tuia gigante per le loro canoe e per i loro totem. Oggi è comune in Italia anche per il legno bruno-rossastro, che viene adoperato per tetti e muri dei bungalow moderni, e per i capanni dei giardini. I pellerossa scoprirono molti secoli fa che questo legname fibroso si fende facilmente. Le fibre non vengono tagliate, in modo che l'acqua possa scorrere in superficie, senza penetrare all'interno e il legno naturalmente non marcisce.
L'albero venne introdotto in Europa nel 1853, inviato dalla costa occidentale dell'America settentrionale in Gran Bretagna, ai vivai di John Veitch. Si diffuse rapidamente come albero ornamentale, essendo particolarmente adatto per viali e filari.
La tuia gigante è una pianta dal rapido accrescimento, abbastanza esigente in fatto di terreno: vuole infatti terreni sciolti e freschi. Poiché sopporta bene la potatura, è adatta alla formazione di siepi. Viene piantata sotto altri alberi perché sopporta bene l'ombra.
Nelle terre natie la tuia gigante cresce dall'Alaska alla California. Tra le cultivar più impiegate vi sono 'Aureo-variegata', con le foglie sfumate di giallo, la 'Atrovirens', dal fogliame verde cupo e la 'Gracilis', dai rami finemente suddivisi.
Nei parchi e nei giardini, la tuia gigante è un bell'albero ornamentale. Spesso viene usato per siepi.
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Le foglie sono verde brillante sopra, con chiazze bianche sotto. I coni a squame espanse maturano in un anno.
Il germoglio principale singolo, eretto all'apice, distingue quest'albero dai cipressi ai quali d'altro canto assomiglia. Cresce rapidamente nelle aree fresche e umide.
Altezza: fino a 25 m in 30 anni.
I fiori maschili e quelli femminili sono inseriti all'estremità dei corti rami. I fiori maschili sono rossastri, quelli femminili, giallo-verde: si schiudono in giugno.
Il tronco è scanalato.
