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Cipresso dell'Arizona
Questo armonioso albero, che ha formato grandi foreste nella sua terra nativa, l'Arizona centrale, in Italia viene di solito piantato come albero singolo, o come siepe. Fu introdotto in Europa nel 1907, ed è ora una delle piante favorite nei piccoli giardini a motivo della sua corteccia attraente, di color purpureo, e del fogliame blu-grigio e verde-grigio. Si ritiene che l'olio prodotto dalle foglie sia un adattamento per ridurre la perdita d'acqua nelle zone aride di cui l'albero era indigeno. In conseguenza di ciò, questo cipresso cresce bene sui suoli asciutti e non risente della siccità.
Per più di 70 anni C. glabra fu erroneamente chiamato C. arizonica, e cosi ancora erroneamente lo definiscono certi cataloghi di giardinaggio. Il vero C. arizonica è un albero somigliante a C. glabra, di cui talvolta è considerato una varietà. Si distingue da C. glabra per la corteccia fibrosa, spessa e rugosa e per le foglie molto più verdi. Inoltre, le sue foglie sono spesso prive dei puntini bianchi che invece si notano su quelle di C. glabra.
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Varie cultivar vengono coltivate, alcune delle quali selezionate per il loro fogliame bluastro. Tra di esse il bellissimo 'Pyramidalis', che ha foglie brillanti, blu-argentee, e quasi tutte con appariscente macchia bianca centrale.
Questa conifera ornamentale, dalla forma armoniosa, è un albero comune nei giardini, usato anche per formare siepi.
Le foglie sono molto piccole e squamiformi di colore verde opaco.
Alcune foglie hanno macchie bianche.
Rametti arrotondati si allargano in ogni direzione.
I fiori maschili gialli permangono in inverno.
Questo cipresso ha una sagoma conica e regolare, un fogliame fitto e rami eretti.
Altezza: fino a 20 m.
I grandi galbuli arrotondati possono rimanere sull'albero per molti anni prima di liberare i semi.
Il fogliame blu-argenteo della cultivar 'Pyramidalis' e la forma conica lo hanno reso una delle conifere da giardino più popolari.
La corteccia purpurea si stacca a placche.