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Questo albero, introdotto in Europa nel 1822, è originario dell'Himalaia dove vive in zone tra i 2.000 e i 4.500 m; è quindi una delle specie arboree che raggiunge le maggiori altitudini.
A. spectabilis è facilmente riconoscibile per i lunghi coni e i lunghi aghi con la pagina, inferiore bianco-argentea. È una specie molto decorativa; esige però climi freschi e umidi, che non si riscontrano di frequente nel nostro Paese. Di conseguenza, è una specie poco diffusa nei parchi e nei giardini italiani.
Il portamento di A. spectabilis è molto caratteristico per il tronco massiccio e per le branche potenti e poco numerose che si dipartono dal tronco in direzione quasi orizzontale.
Ma anche un'altra caratteristica, insolita tra le conifere: può cioè sviluppare rami epicormici, cioè rami sviluppantisi sul fusto da una gemma avventizia, che non hanno quindi rapporto con la posizione delle normali ramificazioni. Lo sviluppo di gemme avventizie è favorito da azioni traumatiche, quali potature troppo drastiche ed esposizione improvvisa alla luce di piante cresciute in foresta.
Il legno di queste piante è di buona qualità e facile da lavorare, dato che ha vena diritta. Nelle regioni di origine, è usato per costruzioni e altre opere di falegnameria.
Questo abete è sensibile alle gelale primaverili, ma cresce bene nelle regioni a clima mite.
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Gli aghi sono disposti in due file su ciascun lato del rametto, e formano una V.
Gli aghi, bianco brillante sotto e verde scuro sopra, sono lunghi 2,5-7.5 cm e bifidi all'apice [Grandezza naturale].
L'albero ha una chioma irregolare, con rami orizzontali e un poco pesanti.
Altezza: fino a 30 m.
Il cono può arrivare a una lunghezza di 18 cm. Di colore grigio chiaro, diventa porpora scuro quando matura durante l'inverno.
Licheni ricoprono spesso la corteccia bruna.