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Abete bianco
L'abete bianco è l'unica specie del genere Abete spontanea in Italia. Sulle Alpi, forma vaste foreste sia allo stato puro sia consociato ad altre piante, specialmente all'abete rosso e al faggio. Sull'Appennino, un tempo, era largamente diffuso in formazioni forestali in cui era consociato al faggio. I suoi tronchi furono usati fin dall'epoca romana per la costruzione di alberi di navi e di remi. Testimonianza di questo uso sono alcuni toponimi locali, quali la "Via dei remi", che era una antica strada per il trasporto dei tronchi di abete dall'Appennino modenese ai cantieri del Tirreno, o la "Bocca Trabaria", che è un valico stradale dell'Appennino marchigiano, vicino al quale erano vaste foreste di abete. Lo sfruttamento eccessivo dell'abete portò alla sua rarefazione nell'Appennino: gran parte delle attuali abetine appenniniche sono infatti di origine artificiale. La tendenza della moderna selvicoltura è di reintrodurre l'abete nelle faggete appenniniche, per ricostituire l'originario manto forestale.
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Il legno è leggero, tenero e trova impieghi molteplici. L'abete bianco, insieme con l'abete rosso, è il tradizionale albero di Natale. In Sicilia, è presente l'abete dei Nebrodi (A. nebrodensis) più resistente alla siccità dell'abete bianco; purtroppo è una specie ormai in via di estinzione, a causa dell'eccessivo sfruttamento.
L'abete bianco è un'importante pianta da legname, che forma, in Italia, foreste pure o miste con altre specie.
Gli aghi, di colore verde lucido sopra e argentei sotto, sono sui due lati del rametto; quelli della fila superiore sono più corti. Gli apici sono di solito bifidi.
I fiori maschili giallognoli sono raggruppati sulla parte inferiore dei rametti: i fiori femminili verdi sulla parte superiore, vicino alla sommità dell'albero.
Albero di forma slanciata e conica, che all'inizio cresce lentamente. Altezza: fino a 60 m.
Gli aghi sono spesso attaccati da afidi, che possono danneggiare gravemente o addirittura provocare la morte dell'albero.
I coni sono eretti e hanno brattee sporgenti.
La corteccia grigia, con pustole resinose si fessura.