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Ceratonia siliqua

Carrubo

Il carrubo è pianta diffusa nelle regioni più calde del nostro Paese ed è considerata una delle specie più strettamente legate al clima tipicamente mediterraneo. Non è certo se sia autoctona del nostro Paese, ma certamente è stata introdotta da tempo immemorabile ed è ormai perfettamente naturalizzata. Nel Meridione, il carrubo è coltivato per il frutto, tipicamente usato come foraggio per i cavalli. 1 carrubi delle coltivazioni, pur non differendo molto da quelli selvatici, hanno il frutto più dolce e più polposo: resistenza delle due forme potrebbe testimoniare l'indigenato della specie in Italia.

Le carrube sono alimento anche per gli uomini; se ne utilizza la polpa per preparare una bevanda fermentata e come blando lassativo. Secondo una leggenda, le "locuste" di cui San Giovanni si cibò nel deserto sarebbero, in realtà, carrube; si sa però che anche le vere locuste, cioè le grosse cavallette migratrici, sono mangiate, salate o arrostite, nell'Africa settentrionale e in Medio Oriente.

Grandi carrubi sono frequenti anche isolati nelle campagne assolate del Meridione e offrono ombra e foraggio al bestiame pascolante. I semi di carrubo sono di grandezza uniforme, per cui furono usati dai gioiellieri come unità di peso per le pietre preziose: "carato" deriva dal greco keràtìon, "baccello del carrubo".

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Tipica pianta mediterranea, il carrubo è coltivato per i frutti zuccherini, utilizzali come foraggio, e come ornamentale.

Il tronco è robusto; i rami paterni formano una chioma larga ed espansa.

Altezza: 15-20 m.

Le foglie, persistenti, sono alterne, coriacee, ornate di piccole stipole caduche alla base. Paripennate, hanno foglioline a margine intero di colore verde scuro, lucide e glabre sopra, rossastre sotto.

I fiori sono piccoli, verdastri, riuniti in spighe. Possono essere lutti maschili o anche ermafroditi. Fioriscono da maggio all'autunno.

Il frutto è un legume molto lungo (12-20 cm) coriaceo, appiattito, bruno scuro a maturità; comparo spesso assieme ai fiori.

La corteccia è bruno-rossiccia e fessurata.