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Negundo
Questo albero, originario della parte orientale dell'America settentrionale, fu importato in Europa nel secolo XVII. È a crescita rapida e dotato di chioma cespugliosa. Nella sua forma normale ha foglie verdi, che diventano gialle in autunno.
Più note sono le varie cultivar del negundo: la più diffusa è quella variegata, 'Variegatum', le cui foglie hanno margini pallidi. Questa cultivar venne, in origine, ottenuta in Francia quale mutazione gemmaria, ovvero forma differente scaturita naturalmente. Si propaga mediante innesto e dev'essere regolata con periodiche spollonature, altrimenti il portinnesto sviluppa germogli e sostituisce la varietà innestata con la forma verde normale. Tra le altre cultivar ricordiamo 'Violaceum' che ha germogli purpurei o viola, coperti da peluria bianca e 'Auratum', con foglie giallo vivace.
Il negundo resiste alla siccità e alle gelate e, data la sua rapida crescita, viene piantato nei parchi per mascherare muri o costruzioni, ma può divenire infestante, perché dissemina abbondantemente.
Come la maggior parte degli aceri, il negundo ha una linfa da cui, in primavera, si può ottenere lo zucchero. Il legno, leggero, tenero e bianco-crema, ha scarso valore commerciale, perché l'albero non cresce molto, ed è disponibile soltanto in pezzature piccole.
Quest'albero a crescita rapida, originario dell'America settentrionale, è usato comunemente a scopo ornamentale.
I fiori maschili, rossi, e quelli femminili, verdi, sono portati da individui diversi.
Una chioma di aspetto irregolare che si espande sul tronco caratterizza il negundo.Non è molto longevo.
Altezza: 14 m.
La corteccia bruno-grigia si fessura con l'età.