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Tiglio selvatico
Quest'albero ha un aspetto assai decorativo, infatti da molto tempo è presente nei viali delle città. Nel centro Europa, è simbolo di immortalità c considerato dal popolo albero sacro, tanto che veniva piantato nelle strade dei paesi per proteggere i contadini dal malocchio. 1 tigli sono stati adoperati per fornire ombra all'uomo sin dagli esordi della storia: vi sono documenti comprovanti che anche i Greci e i Romani usavano l'albero per questo scopo. Secondo una leggenda greca, narrata da Ovidio, gli dèi, per premiarli della loro generosità, vollero mantenere uniti, anche dopo la morte, i due anziani coniugi Filemone e Bauci, trasformando l'uno in quercia e l'altra in tiglio, i cui rami vicini si intrecciavano crescendo.
Il legno del tiglio, essendo tenero e a grana uniforme, è ideale per intagli e torniture, e generazioni di artisti e di artigiani lo hanno usato per le loro sculture.
Siccome non si deforma, questo legno viene ancor oggi usato per casse di risonanza e per tasti di pianoforte e organo. Le fibre usate per legare le piante si ricavano sovente dalla corteccia di tiglio. Il suo carbone si utilizzava per fabbricare la polvere pirica. I fiori del tiglio contengono mucillaggini e oli essenziali; essiccati all'ombra, servono per preparare infusi calmanti, diuretici ed emollienti.
Questo bel tiglio dalle piccole foglie, presente in tutta l'Italia, è più frequente nel Centro e nel Settentrione.
I frutti, a differenza di quelli degli altri tigli, non presentano né rilievi né tomentosità.
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I fiori giallo-verdastri, dal dolce profumo che attira le api spuntano in giugno in corimbi di sette od otto, eretti o patenti, su ciascuna brattea.
I rami arcuati verso il basso e una chioma a cupola caratterizzano questo tiglio. Altezza: fino a 22 m.
La corteccia grigia si fessura con l'età.
Le foglie sono alterne e lunghe 4-6 cm, lucenti e verde scuro sulla pagina superiore, con ciuffi di peluria arancione alle biforcazioni delle nervature sulla pagina inferiore.
Il picciolo non è tomentoso.
