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Gleditsia triacanthos

Spino di Giuda

Questa pianta è originaria dell'America settentrionale; fu introdotta in Europa nel secolo XVII e viene coltivata in Italia dal 1712. Come la robinia, fu importata, oltre che per scopi ornamentali e per soddisfare i collezionisti di piante esotiche, anche per il consolidamento di terreni. A volte, è sfuggita alle colture e, pur essendo meno invadente della robinia, si è naturalizzata in alcune regioni dell'Italia settentrionale. Per le spine acuminate che impediscono agli animali di divorare i suoi legumi e le sue foglie, lo spino di Giuda è adatto per recinti a prova di bestiame. Cultivar prive di spine sono state selezionate per essere piantate in strade e giardini.

Lo spino di Giuda cresce bene su gran parte dei suoli, pur preferendo quelli fertili o profondi su cui alligna allo stato naturale. Ha vita breve ma cresce rapidamente. Può tollerare una certa ombra e anche un certo tasso di inquinamento; in autunno, il fogliame diventa dorato; in inverno, l'albero non viene danneggiato dalle gelate. Una debolezza dello spino di Giuda è costituita dalla fragilità dei rami, che vengono facilmente spezzati dal vento; quindi è meglio piantarlo in luoghi riparati. I semi hanno un tegumento duro, che ostacola una rapida germinazione, per cui, prima di essere seminati, vengono immersi in apposito acido per un certo tempo.

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Lo Spino di Giuda, che diventa dorato in autunno, è diffuso nei parchi, nei giardini e per alberature stradali.

'Sunburst' è una cultivar con foglie giovani di colore giallo.

I fiori maschili e quelli femminili crescono in racemi diversi sullo stesso albero. I racemi maschili contengono numerosi liori, quelli femminili un po'meno.

Le foglie sono alterne, con foglioline che si assottigliano verso l'apice. Alcune foglioline sono composte a loro volta da foglioline

più piccole, risultando bipennate.

I legumi contengono semi appianiti e sono spesso ritorti.

Le piante più vecchie hanno chioma appiattita. Spine ramificate su rami e tronco rendono questo albero unico nel suo genere.

Altezza: fino a 25 m.

La corteccia ha fessure poco profonde e spine.