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Maggiociondolo
Questa pianta, molto diffusa allo stato spontaneo, è velenosa; i suoi semi contengono infatti la citisina, un alcaloide che può provocare avvelenamenti anche mortali. Migliaia di piccoli giardini contengono esemplari di questo albero, di grande valore ornamentale, che produce un lungo grappolo di fiori dorati verso maggio. Ciò spiega il nome maggiociondolo, con cui la pianta è generalmente conosciuta. Il polline non può fertilizzare le parti femminili dello stesso fiore a causa della particolare morfologia della corolla: è un accorgimento che impedisce l'autoimpollinazione.
Molti degli alberi che oggi troviamo piantati sono un incrocio tra il maggiociondolo e il maggiociondolo alpino; le cultivar selezionate producono numerosi fiori. L'incrocio induce anche una minor produzione di semi, che rende la pianta più adatta a essere posta in luoghi dove giocano i bambini. I legumi, simili a piselli, maturano in luglio e agosto e in questo periodo molti ragazzini finiscono all'ospedale dopo aver mangialo questi semi.
L'alburno dei maggiociondoli ha il colore del burro, mentre il durante è scuro e molto duro. Prima che si perfezionasse l'arte di macchi.ire il legno, il durame era molto richiesto come sostituto dell'ebano; per questo l'albero viene anche chiamato "falso ebano".
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Il maggiociondolo, apprezzato per le sue copiose fioriture, è comune nei giardini e nei parchi.
I legumi restano sulla pianta in inverno; contengono semi velenosi, di colore nero.
Le foglie, alterne, sono formate da tre foglioline, lunghe da 2,5 a 7,5 cm.
Queste foglioline sono grigio-verdi sopra e hanno peli sericei bianchi sotto. I fiori, dolcemente profumati, ma velenosi, pendono in lunghi racemi tra aprile e giugno.
Liburbun alpinum
Maggiociondolo alpino
Questa specie più rustica si distingue per le foglie più grandi e glabre e per i semi bruni. Fiorisce in giugno, poco dopo il maggiociondolo.
Il maggiociondolo è un albero con rami arcuati e ascendenti.
Altezza: tino a 7 m.
La corteccia liscia e bruna ha lenticelle evidenti.
