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Sp. Carex macrolepis

Rz. lignificato, obliquo, avvolto da fibre bruno-nerastre; f. ottusam. trigono, scabro in alto. Fg. lunghe circa la metà dei f., piane (2-3.5 mm), opache. Inflor. breve (2 cm) con spighe tutte contigue o raram. più allungata (2-6 cm) con spighe inf. spaziate; spiga ♂ unica, apicale, da ovoide (5 X 10 mm) a strettam. clavata (3 X 12-17 mm); spighe ♀ 1-2, brevi (5-10 mm) e dense o allungate fino a 2 cm, ma più lasse, con 5-10 fi.; peduncoli nulli o brevi ed eretti (1 cm); brattee fogliacee 1-3 cm con guaina di 3-6 mm; glume ovate, bruno-rossastre 4.5-5 mm; otricelli verdastri, glabri, foggiati a fiasco (1.8-2.2 X 5.5-6.5 mm), con 7-9 nervi sporgenti.Sub-endem. (anche sui monti del Peloponneso).Monti della Pen., dalle Alpi Apuane all'App. Tosco-Emil, App. Centr., App. Merid. fino alla Sila, M. di Castellammare: R.

Diffusione

Toscana

Umbria

Marche

Lazio

Abruzzo

Molise

Campania

Basilicata

Calabria

Portamento

↓ Pianta perenne erbacea

Autore

DC.

Diffusione**

● Specie endemica

Nome Italiano

Carice appenninica

Codifica numerica

0525134

Forma biologica

H caesp

Altezza

3-6 dm

Tipo di vegetazione

Prati aridi e boscaglie montane.

Altitudine

da 1200 a 2100 m

Fioritura

da Maggio a Luglio

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Scheda aggiornata