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Piccoli cespi, senza stoloni; f. eretti, trigoni, tenaci, lisci. Fg. coriacee, glauche, sottili (2 mm), lunghe circa quanto il f. Spighe numerose, riunite in un capolino terminale (diam. 1-2 cm) biancastro a candido all'asc. di 2-3(5) brattee fogliacee lunghe 1-3(10) cm; tutte le spighe con fi. basali ♀ , i sup. ♂ ; glume bianche; stimmi 3; otricelli ellissoidi (2-3 X 4-5 mm), ottusi, senza becco, bruno-chiari o biancastri.Subendem.Alpi Or., sul vers. merid. dai Lessini alla Grigna: R.Nota - Specie di posizione tassonomica isolatissima ed interpretazione ancora controversa: alcuni AA. la considerano collegata alla sez. Bracteosae dell'America Merid. e Nuova Zelanda, secondo Kükenthal le specie più prossime sono C. curvula All., C. fraseri Andr. (Nordamerica) e C. macrocephala Willd. (Nord-Pacifico). Anche la distribuzione attuale è interessante: all'areale principale sudalpino fa riscontro un areale minore sulle Alpi bavaresi presso Garmisch, che testimonia un'antica area continua, ricoprente gran parte delle Alpi Or., successivam. frammentata dalle glaciazioni. Le affinità tassonomiche ed i caratteri corologici ne fanno dunque uno dei più significativi relitti terziari della flora alpica, il cui baricentro ecologico è nei seslerieti di bassa quota, ma che nel distretto insubrico discende fin quasi al piano e qui (ad es. presso Riva) entra in contatto con le colonie di Quercus ilex. In questo modo una specie ad affinità artiche viene in contatto con la pianta emblematica della vegetazione sclerofilla sempreverde. Sulle catene meridionali delle Alpi Venete e Trentine {t5333} è comune negli aspetti di bassa quota del seslerieto e nelle formazioni a Genista radiata. Il suo areale non supera di molto il margine meridionale della glaciazione quaternaria e può pertanto considerarsi a carattere relittuale.
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
↓ Pianta perenne erbacea
5333
L.
● Specie endemica
Carice candida
0525046
H caesp
3-7 dm
Pascoli aridi montani e subalpini (calc).
da 800 a 1600 m
da Maggio a Luglio