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F. ascendenti, talora con rami basali diffusi, ruvidi per grossi tubercoli. Fg. palmato-partite (diam. 4-6 cm) con segm. grossam. lobati, larghi 4-8 mm e con bordi ± paralleli. Segm. dell'epicalice lineari (10 mm) con setole patenti; calice membranoso, campanulato, alla fine ovoide e vescicoloso (1 X 1.5 cm); petali violetti, gialli al centro (15-20 mm); capsula villosa, inclusa nel calice.Paleotrop. e -subtrop.Pad. (non segnalato in Piem.), Pen. (Sarzana, Pisa, Pieve S. Stefano, Trasimeno, Teramano, Lazio Or. a S. Donato, L. di Fondi, Barletta), Sic. (Catania, Lentini) e Malta: R. Probabilm. da noi solo come sp. avv. spontaneizzata.Nota - Nel Lazio anticam. era stato osservato anche ad Ostia e più di recente a Roma, tuttavia in entrambi i posti sembra ormai scomparso (Anzalone, in litt).
Lombardia
Veneto
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Puglia
Sicilia
2224
L.
Ibisco vescicoso
5013003
T scap
☉ Annuale
2-4 dm
Fanghi, suoli umidi, colture irrigate.
da 0 a 600 m
da Agosto a Settembre