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Alberello sempreverde. Fg. largam. ellittiche 5-10 cm. Fi. solitari o in racemi pauci-flori; corolla bianca all'interno, soffusa di roseo-violaceo all'esterno. Fr. giallo, fusiforme (4-5 X 5-7 cm) con ± 10 spicchi e breve appendice conica apicale.Himalaya.Garda, Lig., nell'It. Merid. e nelle Is.Usi - È dubbio se il Limone fosse noto agli antichi romani; con certezza sappiamo che esso viene coltivato in Sic. almeno dal sec. XIII, e solo più tardi si è diffuso sul resto dell'It. Sopporta le basse temperature invernali assai meglio dell'Arancio e può esser coltivato su vasta scala in stazioni protette anche nell'It. Sett. (Laghi Insubrici, Liguria). Il nome deriva dal persiano «limun» ed è stato mutuato quasi senza variazioni in tutte le altre lingue europee. Oggi la produzione italiana si aggira sui 3-5 milioni di quintali annui ed alimenta una considerevole esportazione. Sono specie affini, da noi coltivate di rado: C. medica L. (Cedro) e C. limetta Risso (Limetta o Limone dolce); qui va anche C. lumia Risso et Poit., pure a polpa dolce (Lumia di Sic).
Lombardia
Veneto
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
☨ Albero
2120
(L.) Burm. f.
Limone
4100002
P scap
2-5 m.
Coltiv.
da 0 a 800 m
da Gennaio a Dicembre