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Generalm. annua o bienne; fg. membranacee, non carnose, con parte centrale larga alla base 2-3 (6) mm, e poco più verso l'apice; lacinie 2-6 periato, acute, spesso a loro volta dentate; corolla con lobi ovato-acuminati di 0.6 X 1-1.2 mm; semi 4-5.Euri-Medit.In tutto il terr.: C, però manca nel Trent. -A. Adige ed in generale nelle Alpi solo avv. nei fondivalle.Variab. - Entrambe le subsp. mostrano un parallelo polimorfismo. Le fg. che compaiono per prime sono generalm. indivise, solo le successive appaiono progressivam. dentate, laciniate o bipennatosette. Popolazioni crescenti in ambienti di scogliera nella zona degli spruzzi tendono ad abbreviare il ciclo, passando a piante annuali, e le fg. rimangono del tipo giovanile, cioè indivise: in questo caso esse possono avere l'aspetto di specie completam. distinte (simili a {t3604}) e sono state descritte come var. integrata G. et G. (per la subsp. a) oppure come P. weldenii Rcrib. (per la subsp. b, il caso più frequente). Tuttavia in questo caso, nell'ambito della popolazione si trovano sempre individui con singole fg. a 2-4 denti; allontanandosi dal mare si passa insensibilm. ad individui bienni o perenni, con fg. del tutto divise, si tratta dunque di modificazioni indotte dall'ambiente, e non trasmissibili ereditariamente. Maggior valore hanno forse due var. entro la subsp. (a): var. ceratophylla (Hoffmgg. et Lk.) Rafin., annua o bienne con fg. un po' grassette a rachide allargata (5-10, raram, fino a 15 mm) e denti acuti (non acuminati!) divergenti, segna il passaggio verso {t3587}; var. columnae (Gouan) Willd., fg. egualm. con rachide allargata, ma con denti e lacinie irregolari, in pianta perenne a rd. ingrossata. Una pianta controversa è P. bombycina Decne (= P. coron. L. var. crassipes Coss. et Daveau), con caratteri della subsp. (b), ma dimensioni ridotte, fg. poco divise e subglabre, spighe ricurve verso il basso e tendenzialm. quasi sotterranee: largam. diffusa nell'Africa Sett., è indicata pure per le Is. Maltesi a Cornino.Bibl.: Gorenflot R., Rev. Cytol et Biol Végét. 20: 237-500 (1959); Cartier D., Thèse, Orsay, 220 pagg.(1970).
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
↓ Pianta perenne erbacea
3586
L.
Piantaggine barbatella; Barba di Cappuccio, Coronopo, Erba saetta
8116004
T scap
☉ Annuale
3-30 cm
Incolti aridi, generalm. pr. al mare, prati salmastri, scogliere.
da 0 a 800 m
da Aprile a Agosto
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| 1 Brattee 2.5-3 mm (generalm. più lunghe del calice) e con mucrone lungo ⅔-¾ della parte laminare. Scapo robusto (diam. 1.0-1.5 mm), lungo 1-2 volte le fg.; sepali posteriori carenati, con ala stretta o nulla. - Il tipo più diffuso Sp. Plantago coronopus subsp. coronopus
| 1 Brattee 2.2-3 mm (generalm. ⅔-¾ del calice) e con mucrone lungo ⅓ della parte laminare. Scapo ingrossato (diam. 1.5-2 mm), rigido, generalm. più breve delle fg. e lungo ± quanto la spiga; sepali posteriori sulla carena con ala allargata. -Generalm. sulle coste sabbiose o rocciose. Sic, Sard., Cors. edIs. minori, coste dell'It. Merid.: C; segnalata anche nelle Marche, Circeo e Teram. ( = P. commutata Guss.) Sp. Plantago coronopus subsp. commutata