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Corteccia con strati interni rosei. Rami giovani bruno-chiari. Aghi grossi, rigidi, di 1.4X40 (30-50) mm. Pigne sessili, strettam. coniche di 2 X 5 cm.Orof. Eurasiat.Valli aride centroalpine dal Tarvisiano alla V. di Susa: C; forse indigeno anche sull'App. Sett.; coltiv. nel resto delle Alpi e Pen.Osserv. - Una recente analisi della variabilità ha dimostrato che nella nostra zona si presentano due tipi di popolazioni: il primo, chiamato meridionalis su tutta la catena alpina, il secondo, caussicola, nelle Alpi Giulie ed a poca distanza dai nostri confini ancora sulle Caravanche ed in un'area isolata dell'Engadina (Bonaduz). Questi tipi sono stati individuati solo su base statistica e non costituiscono vere sottospecie, cfr. Staskie-wicz, Fragm. Fior. Geobot. 14: 259-315 (1968).
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
☨ Albero
114
L.
Pino silvestre; Pino rosso
0022007
P scap
5-30 m
Pinete del piano montano.
da 100 a 1800 m
da Maggio a Luglio
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| 1 Gemme invernali non resinose; aghi di diam. < 1.5 mm; squame con scudo opaco ed umbone bruno. - La stirpe prevalente nelle Alpi ed Appennini. Nelle valli disposte secondo il parallelo (V. Susa, V. Aosta, Valtellina, V. Venosta, Pusteria, V. Canale) caratterizzate da clima continentale, tende a costituire boschi radi, soprattutto su calc. a 500-1200 m; si presenta più raram. anche sui suoli acidi e torbosi come è regola nell'Eur. Sett. Sp. Pinus sylvestris subsp. sylvestris
| 1 Gemme invernali resinose; aghi diam. 2 mm, brevi, rigidi e subspinosi, generalm. patenti. - Sostituisce la subsp. (a) nelle catene alpine centrali dall'Engadina alle Dolomiti Sp. Pinus sylvestris subsp. engadinensis