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I sistemi di deep learning più evoluti consumano un sacco di energia, si stima che ne 2027 possano consumare tanta elettricita' quanto l?olanda (e' una stima, bisogna vedere se sarà realmente cosi'):
https://www.bbc.co.uk/news/technology-67053139
(purtroppo non ho la possibilità di leggere l'articolo scientifico citato in questo della BBC 😕)
Possiamo pensare che tale spesa sia giustificabile dalle ricerche su internet, dal suntare le email¹, dall'abbozzare una presentazione per un finanziamento?
Ieri avrei risposto perentoriamente "no". Oggi mi limito ad un "forse".
Dopo primo momento euforico credo che, in parecchi, siano consapevoli che questi sistemi sbagliano: danno informazioni errate, si confondono, fanno errori nei calcoli, non sanno fare le deduzioni. Insomma sono simili a me: altro che pappagalli stocastici²!
Eppure anche tra gli entusiasti, che possiedono tale consapevolezza, l'euforia non si smonta, perché?
Stavo riflettendo su quello che ho scritto in questo post:
Credo ancora che quello che ha detto il mio amico sia valido. A questo punto voglio azzardare delle previsioni. Ecco la prima.
L'IA avrà applicazioni militari di portata amplissima, per amplissima almeno un ordine di grandezza più di quella che ebbe DART:
https://en.wikipedia.org/wiki/Dynamic_Analysis_and_Replanning_Tool
DART had by 1995 offset the monetary equivalent of all funds DARPA had channeled into AI research for the previous 30 years combined
Ma nonostante questo successo, non fu impedito l'avvio del cosiddetto: "inverno dell'IA"
https://en.wikipedia.org/wiki/AI_winter
Quindi ci dobbiamo aspettare che questa ondata faccia molto meglio, altrimenti finirà come l'altra volta.
Oppure…
L'altro giorno parlavo con una mia amica e più o meno le esponevo l'opinione che chatGPT non potesse essere usato per lavori critici giacché una serie di errori verrebbero inseriti del risultato ottenuto dal lavoro e chi svolge il ruolo di controllore se ne accorgerebbe.
La replica si può sintetizzare nell'obiezione: la mia assunzione che chi controlla sia competente abbastanza da controllare la bontà del lavoro altrui, avendo il compito di farlo, è falsa.
Se è pur vero che nella società italiana non si premia la competenza non credo che quello che abbia detto la mia amica sia vero in generale, ci saranno molte persone in grado di valutare l'operato altrui, nel ruolo in cui devono valutare l'operato altrui. Altrimenti saremmo già crollati.
Tuttavia ho pensato che la cosa potrebbe funzionare egualmente e l'IA potrebbe avere un posto nella faccenda.
Nel romanzo di fantascienza: "Il Ristorante al Termine dell'Universo", i protagonisti atterrano su un pianeta dove si è, precedentemente, schiantata (a causa di un guasto) una nave. Si scopre che, in origine, la nave naufragata aveva una gemella con cui stava affrontando il viaggio insieme, l'unica differenza era che, in quella costretta ad atterrare sul pianeta *casualmente*, erano stati fatti salire solo: operatori di borsa, addetti alle pubbliche relazioni, pubblicitari, burocrati vari; lasciando intendere al lettore che il guasto non fosse stato accidentale.
Insomma non è improbabile che molti di noi facciano lavori inutili³, il cui operato non debba essere controllato perché non c'è motivo di farlo, oppure controllarlo significherebbe inceppare meccanismi che permettono a chi ha il potere di mantenerlo. Per tutti questi lavori l'IA può avere un'applicazione valida.
Se le applicazioni militari scarseggeranno e il numero di lavori inutili per i quali l'IA si potrà usare senza timori sarà sufficiente, allora il costo energetico potrà essere giustificato (non so fino a quando) e la bolla non scoppierà. Forse saremo diventati una società dove l'automazione permetterà a poche persone competenti di amministrarla.
Altrimenti temo che gli entusiasti dovranno spostare la loro ammirazione per un altro prodotto del marketing, non gli riesce difficile: libra, bitcoin, NFT, metaverso, blockchain...Aggiungiamo IA?
Ciao!
C.
¹ ho visto un cartellone pubblicitario di una ditta di telefonia che pubblicizzava proprio questa funzionalità
² questa definizione è la cartina al tornasole dell'impalpabilità intellettuale di molti accademici contemporanei
³ o, peggio, dannosi
#IA