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I miei figli vanno a scuola a piedi. La mattina usciamo di casa un po' prima delle otto, camminiamo per circa dieci minuti (forse anche meno) con un tratto in salita di 100 scalini, e raggiungiamo la scuola primaria. Poi da lì scendiamo di nuovo e arriviamo alla scuola dell'infanzia. Noi genitori in pochi minuti arriviamo alla fermata dell'autobus.
Devo dire che molti genitori fanno la stessa cosa. Alcunə bambinə invece arrivano in auto. Un tempo odiavo queste persone, mi sembrava molto fastidiosa l'idea di arrivare in auto davanti alla scuola, occupare la strada, senza fare un solo passo e depositare bambine e bambini a scuola. La cosa mi sembra sempre fastidiosa ma ho capito un problema fondamentale: queste persone non scelgono di portare ə figliə a scuola in auto, bensì vanno a lavorare in auto. Chiaramente non ha senso arrivare a scuola a piedi, poi tornare a casa e prendere l'auto per andare al lavoro (a meno che l'auto non sia a breve distanza dalla scuola). La mattina il tempo non basta mai per arrivare in orario a lavorare, il traffico composto da tutte le altre persone con lo stesso problema rende tutto più difficile.
L'idea del pedibus è abbastanza semplice.Viene individuato un percorso, con varie fermate e orari, per arrivare a scuola in gruppo. Proprio come se fosse una linea di autobus. Ci sono accompagnatori adulti, perché il pedibus è rivolto alle scuole primarie. Non è necessario partire con un “servizio” tutti i giorni, può bastare 1 o 2 giorni la settimana.
Per adesso a Sampierdarena sono stati attivati due percorsi. È un buon inizio e speriamo che l'esperienza si allarghi!
È interessante conaiderare che per i professionisti della salute il pedibus fa parte di una serie più ampia di azioni dirette al miglioramento degli stili di vita, sia dell'infanzia sia degli adulti. Molti dati sull'attività fisica, le abitudini alimentari e sociali indicano che c'è un rischio di sedentarizzazione precoce.