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8° Reggimento Alpini

L'ottavo reggimento alpini fu costituito nel lontano 1° ottobre 1909 con i battaglioni "Gemona", "Tolmezzo" e "Cividale" ed ebbe il battesimo del fuoco nella campagna italo-turca del 1911.

Durante la prima guerra mondiale il reggimento venne schierato, inizialmente, in Carnia dal Passo di Monte Croce Carnico al Gruppo del Montasio. In seguito al ripiegamento causato dal cedimento del fronte di Caporetto i battaglioni del reggimento vennero spostati nella zona del Col Caprile, Busa Alta, Monte Grappa, Monte Solarolo e Passo Tonale.

Nell'intervallo tra i due conflitti circa 500 uomini tra Ufficiali, Sottufficiali ed alpini dell'ottavo concorsero a dar vita alla Divisione "Pusteria" nella campagna italo-etiopica.

Nella seconda guerra mondiale, inquadrato nella Divisione alpina "Julia" il reggimento dapprima partecipò, a partire dal 28 ottobre 1940, alla campagna sul fronte greco-albanese. Il 25 marzo 1942, al rientro dalla campagna di Grecia, una aliquota del Comando e quasi l'intero battaglione "Gemona" persero la vita nell'affondamento del piroscafo "Galilea" (652 Caduti).

Rientrato in Italia nell'agosto del 42 venne successivamente inviato in Russia con la Divisione "Julia", dove si ricoprì di gloria. Sciolto in seguito agli eventi dell'8 settembre 1943, ricostituito il 1° maggio 1946 nella sede di Tolmezzo ed inquadrato nella Brigata "Julia" dall'ottobre del 1949, il reggimento ha continuato ad essere fedele custode delle tradizioni alpine delle genti friulane fino al nuovo scioglimento del 1975 -dovuto ai primo riordinamento delle unità dell'Esercito del dopoguerra. Nuove e più moderne esigenze lo hanno visto rinascere sulla base del battaglione "Gemona" 18 agosto 1992.

Il "nuovo" Ottavo ha da subito partecipato a numerose missioni per il controllo del territorio nell'ambito dell'operazione "Vespri Siciliani" e nel 1994 ha preso parte all'operazione "Albatros" in Mozambico.

Recentemente l'impiego in operazioni in Paesi Esteri è stato determinato da esigenze di pace. Personale dell'Ottavo, infatti, si è addestrato ed è intervenuto per concorrere a contenere e porre fine alle ostilità tra le Nazioni in conflitto nei Balcani ed è tuttora impegnato in esercitazioni multinazionali condotte nello spirito del Paternariato per la Pace (PfP).