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Take it easy, man!
Il titolo non tratta dell'argomento del quale desidero parlare, tuttavia, riguarda qualcosa che menzionero' successivamente. Quindi, abbiate pazienza.
Ho partecipato ad una interessante discussione riguardo il fatto che, culturalmente, noi maschi siamo legati ad una concezione malata di lavoro. La discussione e' partita da una mia affermazione, nella quale sostengo, con forza, che ogni uomo dovrebbe avere, durante l'anno, una o due settimane esclusivamente per se stesso, lontano da lavoro e famiglia.
Snocciolando i vari concetti, e' emerso che in realta' non e' lo stare lontano dalla famiglia in se', ad essere quello che ci manca, ma e' il fatto di disporre di tempo da allocare, durante la giornata, come ci pare e piace. Attenzione, non avere tempo libero in se', ma, letteralmente, tempo a disposizione. Insomma, la mia idea e' giusta, ma, dopo averci riflettuto con l'aiuto di altri, per le motivazioni sbagliate.
Ora, ipotizziamo un maschio medio del mondo occidentale odierno, come sono io, per dire e poniamoci le seguenti domande:
Partiamo dal principio: Un maschio di mezza eta', sano, in buona salute, dorme sette o otto ore al giorno, il che riduce le ore di veglia a sedici, che potra' dedicare ad altre attivita'.
Come passa le proprie giornate, un maschio tipico medio occidentale?
Nel mondo occidentale, dominato da capitalismo piu' o meno spinto, un tipico maschio spendera', minimo, da sette a nove ore al giorno lavorando. Tuttavia il piu' delle volte, il datore di lavoro si aspettera' che le ore diventino dieci o undici perche', culturalmente, bisogna mostrare di andare "above and beyond". Tutti lo sappiamo: in Italia gli straordinari non pagati sono la norma. Se da contratto vi vengono richieste 8 ore al giorno di sangue e sudore, non e' inusuale doverne lavorare nove o dieci e non aspettatevi che la prima ora di straordinario sia pagata! Questo riduce il tempo rimanente, supponendo una media di nove ore di lavoro, a sette ore a disposizione.
Tre ore per i pasti? Siamo a quattro ore rimanenti. Togliamo un'ora per il relax ed otteniamo un totale di tre ore che, in teoria, un maschio puo' allocare come preferisce, senza considerare eventuali commissioni da svolgere, escludendo il week-end.
Ora, qualcuno, durante la discussione ha menzionato che "rimangono un paio d'ore al giorno, per farsi gli affari propri". ma le cose non stanno cosi'.
il "paio di ore al giorno" sono sempre dalle ventuno alle 23, o dalle 22 a mezzanotte, non e' tempo che avete a disposizione, e' semplicemente tempo libero che non potete decidere come sfruttare. Il motivo principale di cio' e' che, banalmente, non e' detto che siate ispirati a fare quello che vorreste, durante quell'arco di tempo.
Questo riduce, letteralmente, il tempo a disposizione di un tipico maschio occidentale a zero, escludendo i week-end. ma anche li', le cose non sono rosee, Se aggiungiamo all'equazione moglie e figli, possiamo concludere senza timor di smentita, che anche il week-end se ne andra' senza permettere, al nostro maschio medio, di poter allocare liberamente del tempo come piu' preferisce. Questa e' la differenza fra tempo "libero" e tempo a disposizione, il fatto di poterne disporre come vi pare e piace, senza condizionamenti dettati da altri obblighi.
In pratica, la vostra vita di maschio, inserito in un contesto lavorativo moderno e dove ci si aspetta di avere una famiglia e dei figli, e' totalmente allocata ad attivita' che non vi rendono pienamente felici, mentre il poco tempo libero a vostra disposizione e', quasi sicuramente, tempo che non avrete voglia di dedicare a particolari attivita', o lo dedicherete ad attivita' che, in realta', non vi soddisfano pienamente
Prendiamo me stesso come ulteriore esempio: ho alcuni progetti open source sui quali lavoro per divertimento e per hobby. Tuttavia, spesso e volentieri, non ho voglia di spremermi le meningi la sera per migliorarli, soprattutto quando si e' superata la fase della "novita'", dove tutto e' eccitante e da costruire. Magari devo scrivere un manuale, altra documentazione, fare debugging e l'idea di essere letteralmente obbligato a dedicare una determinata fascia oraria al tutto mi fa calare la passione, quando in realta', succede che l'ispirazione arrivi durante il giorno, in orario lavorativo, per il semplice fatto che la mia mente e' piu' fresca.
Pero' "devo" lavorare.
Rispondendo all'ultima domanda: un maschio in queste condizioni, sara' felice e soddisfatto della propria esistenza? Decisamente no e se un uomo vi dice il contrario, mente sapendo di mentire, prima di tutto a se stesso per il semplice fatto che la sua vita, al di fuori del lavoro, e' vuota e inutile come una lattina di birra spanta. Non ci credo neppure per un istante che l'obbligo del lavoro porti alla felicita', e' impossibile e illogico. Un obbligo non sara' mai divertente, o soddisfacente, vi rendera' infelici, depressi e apatici, ma vi illuderete che non sia cosi'. Perche', da maschi cresciuti nella cultura occidentale, non avete alternativa.
Siete maschi che hanno voglia e bisogno di uno spazio sicuro per sfogarsi e bere una birra virtuale in compagnia? Il Dudes club potrebbe fare per voi. E' un'istanza del fediverso emersa dopo un'altra discussione come l'idea per un porto sicuro e anonimo per parlare di problematiche maschili.
E' un'istanza prettamente dudeista e solo i maschi possono farne parte. Non preoccupatevi, vige la regola del "take it easy", dove non esistono cose come propaganda politica, wokeness, MGTOW o altri movimenti che sono stati distrutti dai fasci. Niente maschilismo di alcuna natura, solo un luogo nel fediverso dove incontrarsi con altri maschi che hanno voglia di parlare di problematiche esclusivamente da maschi comuni. Niente cazzate alla Tate, solo l'equivalente di una birra fra amici, per lamentarsi, in privato, delle cose che ci rendono infelici, con qualcuno disposto ad ascoltarvi e a ricambiare l'esperienza.
Leggete le regole. Se vi ispira e pensate che faccia per voi, contattate il barista, potrei metterci una buona parola se vi "conosco" nel fediverso da un po'. nessun favoritismo. Ripeto, e' uno spazio spensierato nel quale un maschio comune puo' sentirsi di poter discutere serenamente dei propri problemi. Un paio di suggerimenti, se mai veniste accettati:
E poi, io sono un prete dudeista riconosciuto!
Le discussioni sono interessanti, fateci un giro, se vi va.