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F. generalm. glabro; fg. 2-7 X 10-25 mm, verde-chiaro e tenui, bruscam. ristrette in punta acuta; peduncoli fortem. divaricati dopo la fior.Alpi, dalla Carnia alla Lig.: R; segnalato pure nell'App. Emil.Osserv. - La letteratura floristica italiana indica «Galium mollugo» come diffuso e comune in tutto il terr.: sotto questo binomio sono stati tuttavia intesi soprattutto {t2890} e {t2893}. Il diploide corrispondente a {t2889} (cioè G. mollugo sensu stricto) è noto con certezza solo per le Alpi ed It. Sett. (sec. la cartina di Krendl, op. cit., per il Triest., Alpi Cara., Val d'Adige, V. Isarco, V. Venosta, Alpi Orobie, sponde dei laghi di Como e Lugano, L. Maggiore, Pavia). Esso comunque andrebbe ricercato anche in altre parti d'Italia, in ambienti analoghi.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
↓ Pianta perenne erbacea
2889
L.
L. s.s.
Caglio tirolese
8486038
H scap
3-15 dm.
Prati pingui, boscaglie umide.
da 0 a 1000 m
da Giugno a Agosto
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