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Corteccia grigio-violetta; rami di 3-5 anni con lacerazioni trasversali; rami giovani con lenticelle allungate. Fg. con picciuolo generalm. più breve della lamina, questa di 6-11 X 5-9 cm, pubescente di sotto, arrossata in autunno, con base cordata; lobi 5, talvolta i 2 basali appena accennati e lamina ap-parentem. 3loba; incisioni lunghe ⅙-⅓ del nervo centr.; denti lat. ottusi o subnulli. Corimbi brevi; peduncoli fiorali pubescenti, dapprima eretti, poi penduli; samare divergenti a 60°-90°; ali di 8-10 X 20-25 mm, divergenti a 60°-90° con bordo esterno rettilineo, l'interno allargato generalm. nella metà apicalc.SE-Europ.Pen. (dall'App. Tosco-Emil. alla Cal.), Sic. e Cors.: R; l'areale parziale illirico si estende fino al Carso Triest. (M. Slaunik e M. Nanos), però non raggiunge il nostro confine.Descritto nel 1805 su piante provenienti dalla Croazia (allora parte del regno d'Ungheria); {t2159} non cresce in Ungheria entro i confini attuali.
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
☨ Albero
2159
W. et K.
(incl. A. aetnense Tineo, A. opalus var. ambiguum Fiori)
Acero d'Ungheria
4720009
P scap
1-20 m
Boschi di latif. (rovere, cerro, castagno).
da 500 a 1300 m
da Aprile a Aprile
