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F. legnosi alla base, con rami semplici erbacei ascendenti, angolosi e sparsam. pelosi. Fg. intere, sessili, acute, glabre, verde-scure e lucide di sopra. Racemi terminali con fi. all'ascella di fg. lineari; calice con tubo di 2-3 mm e denti di 1.5-3.5 mm; corolla gialla; vessillo eretto 8-13 mm; ali e carena lunghe quasi altrettanto, ma all'antesi divaricate con angolo di 150° circa (quindi apertura tra vessillo ed ali di 2 cm circa); legume 2-3 X 25 mm con 6-10 semi.Eurasiat.Brughiere, prati aridi (pref. acidof.). In tutto il terr. (esci Sic, Sard e Cors): C. - Bibl.: Pignatti S., Giorn. Bot. Ital 107: 213 (1973).Nota e Variab. - Sp. polimorfa, la cui sistemazione è del tutto provvisoria. La forma delle fg. non può assolutam. servire a differenziare fra loro le subsp. (a) e (b): la seconda ha tendenzialm. fg. più larghe, però sporadicam. si incontrano individui di (a) con fg. ovate (14-15 X 33-36 mm), più larghe di quanto è usuale per (b). La subsp. ovata (W. et K.) Arcang. è esclusiva in Basil, e Cal.; popolazioni isolate sono note per il Bellun. (Nevegal), i dintorni di Verona e Castelnuovo in V. Cecina; è stata segnalata in molte altre parti d'Italia, ma certo quasi sempre per confus. con individui a fg. larghe della subsp. (a). Le subsp. (c) e (d) sembrano rappresentare un passaggio verso {t1595}, alla quale sono collegate dalle fg. più strette, i fi. minori ed il f. ± angoloso. Oltre che per l'area indicata, la subsp. (c) è nota pure per le Vette di Feltre ed il M. Matajur (Cividale d. Friuli), ma questi reperti vanno verificati; nell'App. Sett. (dal Pistoiese a Vallombrosa) si presenta un tipo indicato come var: alpestris Bertol. ( = var. apennina Fiori esci. syn. p. max. p.). con caratteri intermedi fra (c), di cui ha il portam. prostrato e le fg. strette, ed (a), di cui ha i fi. grandi: anch'essa è caratteristica delle zone più elevate.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
⏉ Cespuglio
1594
L.
Ginestra minore; Ginestrella, Baccellina
3675001
Ch suffr
3-4 dm
Boschi submedit. (querceti, castagneti, pinete).
da 0 a 1800 m
da Maggio a Luglio
| 1 Calice lungo (denti compresi) 4.5-7 mm; vessillo 12-14 mm
| 2 Calice glabro. Fg. lanceolate, le med. circa 2.5-5 volte più lunghe che larghe (5-9 X 12-30 mm), sparsam. pelose; calice 4.5-5 mm; vessillo 12-13 mm; legume glabro. - Il tipo più diffuso in tutta l'area della sp. (esci Cai), dal piano a 1300-1500 m.(=G. elata Wenderoth; G. virgata Willd.; incl. G. anxantica Ten.) Sp. Genista tinctoria subsp. tinctoria
| 2 Calice densam. villoso per lunghi peli rossastri. Fg. lanceolate a largam. ellittiche, le med. spesso 2 volte più lunghe che larghe (6-15 X 20-50 mm), densam. pubescenti; calice 6.5-7 mm; vessillo 12-14 mm; legume generalm. pubescente. -Basil. (Serra d. Principe) e Cai sulla Sila, pr. Pecoraro e Serra S. Bruno: C; Prealpi Ven., Tose: RR Sp. Genista tinctoria subsp. ovata
| 1 Calice 3.5-4 mm; vessillo 8-9 mm
| 3 F. prostrato-diffusi con rami fior. ascendenti alti 10-20 cm; fg. lanceolato-lineari. 4-6 volte più lunghe che larghe. Aspetto di Genista tincoria; fg. spesso subfalcate (3-4 x 18-22 mm), acute, con peli patenti; calice glabro 3.5-4 mm; vessillo 7-8 mm. - Pascoli ed arbusteti subalpini (silice); Alpi Lomb. e Piem., dal Bresc. ai monti d'Ivrea: R; popolazioni affini anche nell'App. Sett Sp. Genista tinctoria subsp. tenuifolia
| 3 F. eretti (2-4 dm); fg. lineari, 6-8 volte più lunghe che larghe. F. spesso un po' alati; fg. spesso solo falcate (1-3 X 8-18 mm), acutissime; calice glabro 3.5 mm; vessillo 8-9 mm. - Prati umidi e torbosi acquitrini; Tosc, a Bagni di Lucca, Sibolla, Fucecchio, Cerbaie, Altopascio: R. ( = subsp. tenuifolia Fiori non Loisel.) Sp. Genista tinctoria subsp. scariosa