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F. legnoso strisciante con rami eretti alti 1-2 dm; corteccia scura. Fg. con picciuolo 4-6 mm e lamina oblanceolato-spatolata (7-11 X 17-25 mm) lucida sulle due facce, non o poco più chiara di sotto, senza ghiandole; margine intero con una frangia di ciglia brevi (lente!). Fi. a 3-12 in racemi apicali ± incurvati; calice 1 mm; corolla bianca o ± arrossata 5-6 mm; stami 10, inclusi; bacca sferica (6-8 mm), rossa, di gusto acido.Circum.-Artico-Alp.Alpi, dalle Giulie alle Mariti.: R; App. dalla Lig. al Salem.: RR.Confus. - Con {t2125} e {t2650} che vivono spesso consociati ed hanno fg. quasi identiche: cfr. {t2650}.Nota - Sulle Alpi è sp. relativam. rara, ma forse solo perché il suo ambiente naturale è stato recentem. ridotto dall'uomo mediante il taglio dei boschi naturali e la loro sostituzione con prati o boschi d'Abete rosso. Il fr. di {t2645}, di sapore acido, non è commestibile (in Scandinavia viene raram. utilizzato per sciroppi), ma costituiva un tempo un cibo prediletto per l'Orso. Sull'App. {t2645} è rarissima: Piem. Merid. (Mango, Ceva), Piac. (L. Nero, M. Zovallo), M. Gotro, A. Apuane (Pania); un'antica segnalazione nel Pistoiese va verif.; assai rara anche sull'App. Centr. ai Sibillini, Simbruini, sui massicci più elevati dell'Abr. ed in Camp, fino al M. Accelica.
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
2645
(L.) Sprengel
Uva ursina, Corbezzolo
6212001
Ch suffr
2-10 dm
Pinete montane e subalpine, cespuglieti a Rododendri.
da 600 a 2500 m
da Giugno a Luglio
