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F. ascendenti, ± pelosi. Fg. lunghe 3-5 cm, da oblan-ceolato-spatolate a lineari-lanceolate o lineari, con 5-8 dentelli per lato. Verticillastri 6-16flori all'asc. di fg. ridotte e ± ovali (5x11 mm), formanti un'in-flor. cilindrica, interrotta alla base; calice variabile; corolla gialla, alla fauce e sul labbro inf. macchiettata in bruno o violaceo; tubo 7-8 mm; labbro sup. 4-6.5 mm, generalm. lanoso; labbro inf. variabile.Nota - Gruppo polimorfo, dentro il quale sono state descritte una dozzina di «specie» collegate fra loro da tipi intermedi di classificazione difficile o impossibile; uno studio moderno che ne chiarisca le tendenze evolutive per ora manca. {t3164} sembra caratterizzato da una forte plasticità morfologica in rapporto all'ambiente, per quanto riguarda la pelosità ± densa, la presenza o assenza di peli ghiandolari, la lunghezza della lamina fogliare e ramificazione del f. I caratteri meno incerti sembrano essere quelli relativi a calice e corolla, ma neppure essi permettono una sistemazione soddisfacente: {t3164} vive di regola in biotopi naturali, sottratti all'influenza dell'uomo e la mancanza di limiti tra i diversi tipi appare quindi causata da insufficiente differenziazione degli stessi. Nonostante un certo parallelismo con il gr. {t3158}-{t3161} in questo caso appare pertanto più prudente classificare questi tipi come sottospecie.Citazione: «Die Formen der gemeinen Stachys recta L. in etwas annehmbare Reihe zu bringen ist eine Sisyphausarbeit» Huter, Herbarstudien n. 208.Variab. - Le subsp. (a), (b) e (c) sono a loro volta polimorfe. Nella subsp. (a) si può riconoscere una var. serpentini (Fiori) Fiori diffusa e caratteristica sui massicci serpenti-nosi dell'App. Tose, Emil. e Pavese. Nella subsp. (b) una var. hirta Ten. con pelosità più densa. Nella subsp. (c) tipi a fg. ± larghe (var. subcrenata) ovvero più strette e fino a lineari (2-5 X 20-40 mm) e pubescenti: var. hyssopifolia Ten. (= var. angustifolia Vis.) oppure fg. lineari in pianta del tutto glabra: var. fragilis (Vis.) Boiss. La subsp. (d), nota per una sola località ed una unica raccolta, è forse soltanto un tipo estremo della subsp. (b).
Piemonte
Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
↓ Pianta perenne erbacea
3164
Stregonia gialla
7281026
H scap
2-4 dm
Rupi, pietraie, prati aridi (calc)
da 0 a 2100 m
da Maggio a Settembre
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| 1 Calice di 5-7 mm, retto, attinomorfo; corolla con labbro inf. di 5-7 mm, lungo circa quanto il sup. Fg. oblanceolato-spa-tolate (6-12 X 35-50 mm) crenate o dentate. - Il tipo più diffuso nell'It. Sett. a 0-1200 m, sporadico anche nella Pen. Sp. Stachys recta subsp. recta
| 1 Calice di 8-10 mm, un po' ricurvo (prono, cioè il tubo eretto o eretto-patente, i denti ripiegati verso l'orizzontale), debolm. zigomorfo (denti sup. più lungam. saldati fra loro) e quindi con fauce obliqua; labbro inf. 9-10 mm, ¼-⅓ più lungo del sup.
| 2 Calice setoloso-ispido
| 3 F. ascendenti, ramosi; fg. oblanceola-to-spatolate (6-12 X 35-50 mm), crenate o dentate; verticillastri distanziati. -Alpi Or. a 1000-2100 m: C; App. Sett., Centr. e Basii: R Sp. Stachys recta subsp. labiosa
| 3 F. eretti, semplici o poco ramosi; fg. da oblanceolate (larghe 6-12 mm) a lineari (larghe 2-5 mm), crenulate o quasi intere; verticillastri densi. - Triest., Ut. Friulano, Maiella, Garg. ed in forme poco differenti sull'Alburno: R Sp. Stachys recta subsp. subcrenata
| 2 Calice completam. glabro
| 4 Fg. oblanceolate a lineari (larghe 2-12 mm) con dentatura ridotta o subnulla; corolla generalm. 11-13 mm Sp. Stachys recta subsp. subcrenata
| 4 Fg. oblanceolato-spatolate, le maggiori di 15 X 40-50 mm, con denti profondi e acuti; corolla lunga fino a 16 mm. Capri a Punta Tragara: RR Sp. Stachys recta subsp. tenoreana