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Lo sport dovrebbe significare rispetto

Non mi piacciono i russi, ma gli ukraini mi piacciono anche meno.

Leggevo, basito, quello che sta combinando il team di scherma Ukraino ai mondiali in corso a Milano. L'apice dell'antisportività, però, sì è raggiunto con questa notizia:

Olga Kharlan è solo una stronza.

In breve: la Kharlan ha ottenuto di poter gareggiare contro atleti di nazionalità Russa. È salita in pedana contro la Smirnova, vincendo la gara e rifiutandosi di darle la mano dopo la competizione. Ora, La Smirnova:

Gareggiava sotto bandiera neutrale.
NON rappresentava la Russia.
Per quel che ne sappiamo, potrebbe non appoggiare questa guerra.

Ha fatto quindi benissimo a protestare, dato che quello della Kharlan è stato un atto di offesa personale nei confronti della propria avversaria, oltre che una violazione delle regole FIE.

Se tu, atleta e fottuta campionessa olimpica, scegli di salire in pedana, lo fai rispettando il tuo avversario, sempre e comunque, incluso stringergli la mano dopo una gara CHE HAI VINTO.

Questo mi hanno sempre inculcato quando facevo sport, sin da piccolo.

Ovviamente, la cancel culture machine contro la Smirnova sì è messa in moto. A partire da quell'emerito coglione di Kuleba.

Anna Smirnova lost the fair competition and decided to play dirty with the handshake show. This is exactly how Russian army acts on the battlefield. Olha Kharlan won the fair competition and showed dignity. I urge @FIE_fencing to restore Kharlan’s rights and allow her to compete.

È colpa della Smirnova, insomma, se la Kharlan sì è comportata come un'emerita stronza. Ho come l'impressione che gli Ukraini credano che gli sia tutto dovuto, perché sono in guerra, "rules for thee but not for me". Spiacente, ma nello sport le guerre non contano e gli Ukraini non hanno neppure le palle per difendere una posizione, seppure ipocrita e criticabile come quella della Kharlan.

Arriva poi l'altro genio, del quale non ricordo il nome, a mostrare una foto che dimostrerebbe come la Smirnova appoggerebbe la guerra. Che foto, direte voi? Banalmente, la Smirnova con suo fratello, che è un militare. Insomma, è come dire: "ti ho visto bere una birra, quindi per forza sei un alcolizzato".

Fra Kuleba che parla a cazzo e Zelenskiy che pensa che l'Europa sia un supermercato dove far la spesa, gratis, non mi sorprende che gli europei siano "freddini", nel loro sostegno all'ukraina.

E questo gesto dimostra che hanno ragione.

Come lo dimostrano i piagnistei degli ukraini che: "la Kharlan non doveva essere squalificata, siete tutti brutti e cattivi".

L'unica cosa che ha fatto, non è stato "boicottare la Russia", ma umiliare un avversaria e questo, nello sport, non si fa.

Avrebbe vinto miliardi di punti stringendo la mano alla Smirnova e dicendo: "l'Ukraina vince anche in pedana", ma mantenendo Il rispetto per l'atleta in se, che non è colpevole in prima persona di nulla, se non di essere di nazionalità Russa.

Se non avevo rispetto per gli Ukraini prima, ora è proprio sotto i tacchi. Mi sarei aspettato di meglio, da degli atleti olimpici. Invece di sfruttare la vittoria, hanno solo umiliato una persona, che pretendeva rispetto per se stessa.

Posso condannare questa guerra finché volete, ma non aspettatevi che io abbia mai rispetto per il popolo Ukraino, d'ora in poi.