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https://it.wikipedia.org/wiki/Oppenheimer_(film)
Il film narra le vicende di Robert Oppenheimer, scienziato americano di origine ebraica che, da brillante fisico, diventerà direttore del "progetto manhattan". Tale progetto porterà alla costruzione delle prime due bombe atomiche a fissione nucleare, sganciate sulle città di Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
Film della durata di tre ore che non annoia neanche un minuto, su tale aspetto vorrei essere chiaro.
In questo lavoro, pur con gli immancabili flashback carpiati dei film di Nolan, il regista ha tenuto a freno la sua vena cervellotica; se ciò sia una delusione o meno è una questione che ciascuno valuterà da sé. Personalmente è stata un sollievo non dovere prendere appunti mentali durante la visione della pellicola.
Il film mi è apparso diviso nettamente in due, una prima parte molto interessante dove il protagonista viene dipinto come una sorta di visionario (quale in qualche modo fu), ostinato nel portare la meccanica quantistica — appresa in Europa — nelle università americane (ci sono tanti riferimenti a questa disciplina, addirittura credo che sia mostrato su una lavagna dell'aula dove tiene una lezione, l'"effetto tunnel"¹), oltre che contribuire a darle forma come modello scientifico². In questa prima parte assistiamo ad una costruzione di un personaggio con un carattere complesso, non privo di aspetti critici ma sempre interessanti: lo scienziato visionario, l'attivista politico, l'uomo razionale ma anche emotivo. Purtroppo il film a metà vira completamente verso il genere "giudiziario" che fagocita quasi interamente questi aspetti.
Immancabile, per chi conosce il lavoro del regista, la svolta finale nella trama.
Eppure si tratta di un vero peccato; per esempio in una delle prime scene si vede un giovane Oppenheimer tentare di avvelenare un docente che lo aveva umiliato: Patrick Blankett,
https://it.wikipedia.org/wiki/Patrick_Maynard_Stuart_Blackett
Rischiando di uccidere Borh, invece.
https://it.wikipedia.org/wiki/Niels_Bohr
Ecco, tale aspetto della sua personalità non viene più approfondito, il regista non si premura di scandagliare (o inventare, ovviamente) l'animo di un uomo che si ritrova di fronte all'idea di scatenare un arma di potenza mai eguagliata (e persino di potenza sconosciuta!). Di fronte ad un essere umano che entra in tale rapporto unico con un episodio (si spera!) altrettanto unico nella storia umana il regista si ferma. Hiroshima è lontana, lontanissima, invisibile; ciò che conta è amare il proprio paese (in questo senso il film ha una propria visione politica, ma non si premura di farci una lezione³) e al massimo i dubbi possono essere tattici (la contrarietà alla bomba a fusione). Non dico che non fosse interessante raccontare il tentativo (riuscito) di spodestarlo e la riabilitazione successiva. Mi dispiace solo che, stavolta che Nolan poteva dare spazio alla sua vena visionaria (se ne ha), invece di mostrare la figura dello scienziato come a metà tra il mistico e lo stregone: al contempo inorridito ed attirato verso l'oggetto della propria creazione, ha preferito trasformare una parte considerevole del film in una puntata di "Law and Order"⁴ di un'ora e mezza, pero' girata bene.
Ciao!
C.
¹ anche se il grafico non mi pare quello, quindi probabilmente mi sbaglio
² In chimica è fondamentale la cossidetta "approssimazione di Born-Oppenheimer"
³ ogni riferimento a "barbie" è corretto 😃
⁴ sto esagerando, lo so 😅