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Orgoglio e trifolamento di coglioni

Non sono mai stato un gran lettore di romanzi. Da ragazzo ne leggevo certamente molti di più, ma non sono mai stato il tipo da prendere un romanzo subito dopo averne finito un altro. Però mi piace leggere delle belle storie di tanto in tanto e a volte tento pure di scrivere qualcosa di mio pugno, ma senza nessun successo. È la determinazione che mi manca, e la dedizione al tema prescelto.

Mi piacciono soprattutto le storie ambientate in un'epoca più antica della nostra. Il futuro spaziale immaginato dalla fantascienza classica, cyborg e robot m'interessa o ben poco. Forse farei un'eccezione solo per "Il mondo nuovo" di Aldous Huxley, che pur essendo ambientato nel futuro non ricade però nelle categorie che ho menzionato sopra, essendo una distopia in cui conta più l'aspetto umano che quello tecnologico.

Dicevo: le storie che leggo più volentieri vedono i personaggi muoversi di norma a piedi o a cavallo in un ambiente naturale; la comunicazione avviene attraverso missive cartacee; non esiste elettricità e in generale la tecnologia non è più avanzata di quella che comparirebbe in un racconto steampunk. In realtà anni fa avevo tentato di declinare la mia passione per questo tipo di ambientazione con il genere fantascientifico, immaginando un futuro "retrogrado", quasi da "day after", in cui una tecnologia priva di macchine metalliche appare più come una forma di magia. Ma ovviamente anche questo progetto di scrittura creativa, come tutti gli altri che ho intrapreso, è rimasto incompiuto.

Ho iniziato ad ascoltare "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen nella riduzione radiofonica della Rai. Il poco tempo che quotidianamente posso dedicare alla lettura, preferisco passarlo con i miei amati testi latini e greci, invece che con un romanzo tradotto: per quanto possa essere rilassante, trovo che raramente sia anche stimolante. Detto in parole meno auliche: l'abbiocco è dietro l'angolo. Il formato audiolibro mi consente di conoscere le opere più importanti della letteratura anche mentre faccio altro e senza spendere soldi per un libro che non so se davvero mi piacerà.

Ora lo so: Jane Austen è un'autrice di cui non comprerei mai le opere. A dispetto dell'ambientazione e della scrittura molto elegante - che adoro - tutto il romanzo non è altro che un interminabile ciarlare di rendite di giovini dell'alta borghesia, di gretti confronti economici e di rango e di divise rosse; ed è popolata da un bestiario femminile piuttosto meschino che non fa altro che scambiarsi cortesi cattiverie. A parte lo stile di scrittura, in parte l'ambientazione e l'ottima interpretazione della lettrice, non c'è altro motivo per cui vale la pena di ascoltare una tale ciofeca. Oh, l'ho detto: "Orgoglio e Pregiudizio" è una cagata pazzesca!

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22 Agosto 2023

Etichette: romanzi, lettura, scrittura creativa, audiolibro