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Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. (Mt 3,17)
C'è da ribadire che il battesimo di Giovanni era tutt'altro che il battesimo amministrato da Giovanni a Gesù che a sua volta era tutt'altro che il battesimo che abbiamo ricevuto noi.
Il beattesimo di Giovanni si pone in perfetta continuità con le abluzioni rituale in uso presso gli ebrei. La diferenza da queste ultime consisteva più che altro nella figura del "profeta" e del pellegrinaggio che si forma da colui che è "una voce che grida nel deserto". Esso così costituisce un segno forte dell'azione di Dio in mezzo al popolo.
Esso era sopratutto un battesimo di penitenza. Così Giovanni ritiene inappropriato di battezzare Gesù, il Giusto per eccelenza. Gesù insiste a fare il quel gesto perché è giusto. Tutta l'incarnazione ci insegna che Dio voleva stare con i suoi, così questa dinamica si rivela nell'umile mettersi di Gesù nella fila con altra gente.
Ora, il battesimo cristiano non è un battesimo di penitenza. Certo, sopratutto nel battesimo degli adulti è il segno concreto di volgere tutta la vita in funzione di Dio e dunque è segno di conversione. Tuttavia il battesimo cristiano è sopratutto il legare la vita del battezzando con la potenza salvifica della morte e risurrezione di Cristo.
Dopo aver specificato questa diversità dei gesti che esteriormente si assomigliano, come non riconoscere che il battesimo cristiano è legato con il dono dello Spirito e della figliolanza divina. Anche a noi il Padre nel nostro battesimo rivolge la parola dicendo al nostro intimo "Sei il figlio mio, l'amato" (cfr. lettere di San Paolo e di San Giovanni) e anche a noi viene donato lo Spirito di Dio. Quest'ultima cosa ci viene illuminata storia di Cornelio accennataci dalla 2ª lettura.
Cornelio era un centurione romano. Facendo corta, accoglie Pietro a casa propria e Pietro dice (molto parafrasando): non so cosa faccio qui, secondo le prescrizioni ebraiche neanche dovrei entrarci, visto che già ci sto allora vi racconto di Gesù. Mentre Pietro annunciava a Cornelio e ai suoi famigliari la salvezza in Cristo, Pietro stesso si accorge che lo Spirito è disceso sugli ascoltatori e dunque li battezza. Poi ai suoi accusatori giudeo-cristiani giustificherà il gesto facendo un stretto collegamento tra il dono dello Spirito e il battesimo.
La manifestazione dello Spirito porta al battesimo, è il battesimo stesso è la manifestazione della Spirito.