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Aspetto di {t4913}, ma fg. inf. lunghe ⅟₁₆-⅛ delle sup.; lamina diam. 0.6-0.9 mm con 7-9 nervi; ligula 3-6 mm (la più allungata tra le specie del gruppo!); pannocchia di 3-7 cm con rami finem. pelosi; sp.tte (7.7)8-9.1 mm, 3-6flore, verde-giallastre o debolm. screziate in violetto; gluma sup. 2X3.5-4.9 mm; lemma 1.7X4.5-5.8 mm con resta nulla o raram. sviluppata, ma non superante 0.8 mm.Endem.Alpimerid. dal Friuli Occid. (M. Cavallo) al Bellun., Grappa, Lessini, Baldo, Garda, Bresciano e Bergam.: C.Bibl.: Nordio V., Giorn. Bot. hai. 111123-128 (1977).Nota - Specie generalmente legata al calcare, nelle Prealpi risulta molto frequente, come colonizzatrice di ghiaioni stabilizzati, nei pendii erbosi ed anche (nella fascia montana) in stazioni rupestri. Il baricentro dell'areale è sulle catene meridionali delle Alpi, nelle aree di rifugio non ricoperte dalle glaciazioni; da qui essa irradia verso Nord anche nella zona che è stata coperta dai ghiacciai quaternari, senza però avanzare molto.
Lombardia
Trentino-Alto Adige/Südtirol
Veneto
Friuli-Venezia Giulia
↓ Pianta perenne erbacea
4914
R. et S.
● Specie endemica
Festuca
0385019
H caesp
25-55 cm
Pendii aridi, generalm. su calcare.
da 200 a 1800 m
da Giugno a Luglio
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