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Nei pascoli più elevati (per lo più oltre i 1900 m.). specialm. nell'A.A. c su suolo siliceo.Sono specie finora segnalale ciascuna soltanto per un unica o poche località: D. neglectus Lois. Rinvenuto all'"Alpe la penna" (Gruppo di Brenta). Si distingue dal D. glacialis per il f. un po' più alto e superante notevolm. le fg.. le quali sono lineari, acute e rigide, e per le squame del calicetto terminanti in una resta pure acuta e rigida: 6-7; E. Specie a diffusione alpino-occid. (Alpi Bormiesi: dalla Val d'Aosta alle Alpi Marittime) è D. alpinus L. (305). Rinvenuto al P. della Fedaia (Bolzon); in Pusteria: Tures, M. Covoni, M. Elmo, Sasso della Croce (tra Val Badia e Val di Marebbe). P. alta fino a 20 em. con fg. inf. oblungo lanceolate, larghe fino a 5,5 mm, ottuse, assai più brevi del f.; squame del calicetto sempre meno lunghe del tubo calicino; lamina dei pt. lunga quanto il cal., punteggiata di bianco e di porporino alla fauce. Su pascoli e prati sassosi; 4-7 ; E.
Haenke
da 2200 a 3000 m
da Giugno a Agosto