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Rami legnosi contorti con corteccia roseo-bruna, desquamante a foglietti; rami ultimi verdi, abbastanza fragili nel secco, striati, diam. 0.5-1 mm. Guaine triangolari, brune (0.6-0.8x1.5 mm). Inflor. ♀ uniflora ed inflor. ♂ subsferica con 2-4 paia di fi.S-Medit.App., Sic. Sett. e Sard. sui monti di Oliena e fino a M. Gonari: RR.Nota - La distribuzione nella Pen. è frammentata, con carattere relitto. La stazione più settentrionale è sulle rupi di S. Marino, nell'App. Piceno Sett.; {t136} ricompare in Valnerina pr. Visso, sul M. Catria, M. Straga ed alla Gola di Frasassi, sull'App. Umbro a Cascia, nell'App. Abruzzese alle Gole del Sagittario (Anversa), nel Vallone d'Orfente ed alle Gole di S. Venanzio tra Raiano e Castelvecchio. Popolani, isolati sul Garg. a M. S. Angelo ed in Basil. ad Abriola. Trattandosi di pianta difficilm. riconoscibile da lontano, che vive spesso in ambienti impervii, essa andrebbe ulteriorm. ricercata.Bibl.: Orsomando E., Min. Ostalp.-din. pflanzensoz. Arbeitsgem. 9: 341-348 (1969); Desole L., Arch. Bot. Biogeogr. Ital. 47: 29-58(1971).
Umbria
Marche
Abruzzo
Molise
Puglia
Basilicata
Sicilia
⏉ Cespuglio
136
Host
( = E. nebrodensis Tineo)
Efedra nebrodense
0046003
NP
2-5 dm
Rupi calc.
da 200 a 1300 m
da Maggio a Giugno